Energie rinnovabili. Questa è la parola chiave degli anni venti del 2000. Parliamo di fonti eoliche: quali sono i paesi più all’avanguardia?
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Ad un certo punto davanti ad aria irrespirabile, scioglimento dei ghiacciai, estinzione di interi ecosistemi e potenziali minacce di guerre globali, il problema della crisi ambientale ha iniziato ad essere preso sul serio (si spera).
Quella che inizialmente era etichettata come corrente new age da freak dell’ultima ora rappresenta oggi il primo problema nelll’agenda dei governi di tutto il mondo. I sintomi iniziale della potenziale catastrofe ambientale sono stati trascurati, così oggi siamo costretti a manovre risolutive da formula uno che probabilmente lasceranno insoddisfatti.
Quando si parla di crisi ambientale non si parla soltanto di una cosa. I fattori celati dietro a categorie come quelle di “surriscaldamento globale“, “climate change” e “crisi dell’ambiente” sono numerosi. Su un punto però c’è unanimità: esiste un minimo comun denominatore alla radice del problema.
Questo fattore x è il sistema di produzione e sfruttamento adottato anticamente e perpetuato fino alla contemporaneità dall’uomo della società industrializzata. Negli ultimi anni tuttavia sono sorte correnti riformiste di pensiero che cercano di rendere le imprese sostenibili, le economie circolari e le energie rinnovabili.
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Fra le energie rinnovabilli rientrano tutte quelle fonti energetiche che non richiedono lo sfruttamento di una risorsa passibile di esaurimento. Quali sono queste fonti rigenerantesi? Gli elementi naturali. Se c’è una cosa di cui siamo certi è che i fiumi continueranno a scorrere, i venti a tirare e il sole a riscaldare.
L’Italia ha sentito molto parlare di Bonus negli ultimi mesi soprattutto in relazione alle operazioni di efficientamento energetico dei pannelli solari e degli impiati energetici casalinghi, se sostenibili. Oggi parliamo di quei paesi che possono produrre più energia ricavandola dal vento.
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La Cina si posiziona al primo posto. Il paese del Sol levante può ricavare dal vento ben 328.973 MW (Megawatt). Al secondo posto si classifica l’America con 132.738 MW. Ci sono poi la Germania, che dal vento si accaparra 63.760 MW di energia, e l’India con 40.067 MW. Agli ultimi posti troviamo la Spagna che si classifica c on 27.497 MW e l’Italia con 11.276 MW. I dati fanno riferimento al 2021.