La turbina lampione che è comparsa in Germania è veramente un’idea sostenibile e geniale. Come funziona e come sarebbe in Italia.
La turbina lampione è l’invenzione di un giovane tedesco, Tobias Truebenbacher. Quali sono le caratteristiche di questo lampione e come funziona? Prima di tutto, tutto funziona attraverso una turbina che si trova nella parte alta del lampione, proprio dietro la lampadina. Ci sono tantissimi strumenti che permettono al lampione di utilizzare il vento proveniente da qualsiasi direzione. Il primo è la piccola turbina, che si muove anche con il vento molto debole. Questa turbina era stata preceduta da un prototipo che utilizzava l’aria che si spostava al passaggio delle auto. Come funziona il tutto e perché è importante?
La turbina che si trova dietro alla lampadina è collegata a una batteria. Questo permette di mantenere l’illuminazione accesa anche se non c’è vento. Poi, la lampadina stessa è realizzata in modo da non attirare gli insetti. Oltre a questo, il lampione si accende solo se ci passa qualcuno, perché è montato un sensore a infrarossi.
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Il sistema è completamente autonomo, proprio perché non è collegato alla rete elettrica centrale. In questo modo, l’illuminazione tedesca ottiene diversi vantaggi. Si riducono le emissioni, perché si usa una fonte sostenibile. La luce è valida, ma non è molto forte. Questo permette di ridurre l’inquinamento luminoso. Infatti, si stima che circa il 44% dei giovani tedeschi non abbia mai visto la Via Lattea per via delle luci troppo forti di notte. In più, un’illuminazione troppo intensa è un problema anche per la salute, perché causa insonnia e malattie cardiovascolari.
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Infine, anche gli abitanti delle zone dove si trovano questi lampioni sono molto contenti della novità, perché questi sistemi hanno un ottimo impatto estetico. Il nuovo lampione è stato chiamato Papilio. Si spera che la novità possa arrivare in Italia, almeno nella sua versione sulle autostrade. Infatti, nelle prime sperimentazioni il ragazzo tedesco aveva creato queste turbine che si muovevano in base al vento mosso dalle auto. I prototipi avevano una batteria e, se collegati alla rete elettrica, possono diventare una fonte di energia sostenibile.