Ci sono numerosi cibi che hanno un’impronta idrica enorme, non ce ne rendiamo conto ma questi consumano quantità di acqua inammissibili.
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Ci sono numerosi cibi che hanno un’impronta idrica enorme, non ce ne rendiamo conto ma questi consumano quantità di acqua inammissibili. Viviamo in tempi molto delicati, dove emergenza climatica ed emergenza idrica vanno di pari passo, che poi l’uno è la conseguenza dell’altro. Inoltre, il sovraffollamento del pianeta è un tema che non viene quasi mai affrontato, ma è la principale causa di tutto questo.
Nel mondo siamo troppi, e continueremo a crescere nei prossimi decenni, ma le risorse del pianeta si stanno esaurendo. Non è più possibile mantenere lo stile di vita a cui siamo abituati, e tra qualche anno ce ne renderemo conto. La produzione di cibo, per soddisfare il nostro palato, il palato di più di 8 miliardi di persone, non solo è responsabile dell’inquinamento, ma anche del consumo di acqua.
L’emergenza idrica è un tema che si sta facendo sentire, specialmente in questo periodo di siccità, con temperature elevatissime e con poche piogge. Anzi, di piogge nemmeno l’ombra in gran parte del pianeta, un dramma che sta dando un’infinità di problemi. Evitare gli sprechi di acqua è d’obbligo, e tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. Tuttavia, il nostro contributo quotidiano è solo una piccolissima percentuale del danno totale.
Possiamo evitare di lavare la macchina, fare attenzione quando scarichiamo il wc o quando ci facciamo la doccia, ma anche fare attenzione a cosa mangiamo. Eh sì, perché il danno principale è dato dalla filiera alimentare. La produzione di cibo consuma troppa acqua, in particolare alcuni cibi. Il Water Footprint Network ha tracciato l’utilizzo della risorsa idrica in relazione alla produzione di cibo, stabilendo gli alimenti che consumano maggiormente acqua.
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Il maggior responsabile di inquinamento e di consumo di acqua è la filiera della carne. Gli allevamenti di animali, soprattutto quelli intensivi, sono un danno enorme per il pianeta. Al di là della questione etica, sulla quale è meglio sorvolare, talmente irrispettosa per la vita degli animali da essere logorante per la nostra sensibilità, gli allevamenti intensivi hanno un impatto tragico sull’ambiente.
Basti pensare che per produrre soltanto un kg di carne di manzo sono necessari più di 15 mila litri di acqua. Noi consumatori non lo notiamo, ma produrre carne significa dare da bere all’animale, allevarlo, irrigare i campi per permettergli di mangiare, pulizia della carcassa e dei rifiuti di macellazione. Sono consumi di acqua enormi. Dopo la carne di manzo troviamo quella ovina, quella suina, il pollame, le uova.
Come possiamo osservare, il principale problema dell’emergenza idrica è la produzione stessa di carne, con gli allevamenti intensivi che, da soli, producono enorme quantità di inquinamento. L’acqua è una risorsa preziosa per il mondo, così come è preziosa la vita di ogni essere vivente. Per ridurre l’impatto idrico e inquinante sull’ambiente, dovremmo ridurre il consumo di carne e mangiare più verdura e frutta.
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Inoltre, le industrie dovrebbero cercare il modo di recuperare l’acqua piovana e sfruttarla per le loro attività, al posto di sprecarla. Altri cibi che consumano molta acqua sono frutta secca, caffè e cioccolato. Per produrre un kg di caffè ad esempio, servono circa 18 mila litri di acqua, una sola tazzina ci costa più di 100 litri di acqua. Un consumo più consapevole da parte di tutti i cittadini è essenziale per limitare il nostro impatto sul pianeta ed evitare drammatiche conseguenze come quelle che stiamo vivendo in queste settimane.