Albero di Giada: sai come coltivarlo al meglio? Il segreto è nella preparazione del terriccio. Ti spieghiamo come fare, non è difficile!
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La pianta dell’albero di Giada è una pianta succulenta, un pianta, cioè, grassa. Le piante grasse per loro costituzione sono portate a crescere in modo più semplice senza che vi sia necessità di troppe cure, tuttavia non sono indistruttibili.
La pianta di Giada, come molte altre, può andare in contro a dei problemi relativi alla crescita sana di futo, foglie e radici. Gli agenti sono numerosi, si passa dalla cattiva irrigazione all’attacco di parassiti, dalla posizione sbagliata al terriccio inadeguato.
Albero di Giada: il mix perfetto per un terriccio incredibile
Oggi cerchiamo di approfondire proprio quest’ultimo fattore fondamentale: come preparare il terreno adatto per la nostra piantina di Giada. La composizione del terriccio consentirà alla Giada di manifestare bellezza e resistenza della propria specie. Cerchiamo di inquadrare la miscela di terriccio necessaria allo scopo.
La Giada, lo si diceva all’inizio, è una pianta grassa. La condizione necessaria per la buona crescita di una pianta grassa è che possa affondare le proprie radici in un terreno drenante che eviti che l’acqua ristagni sul fondo. Il marciume radicale è una delle problematiche da evitare tassativamente.
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La miscela addatta a comporre un terreno che sia sufficientemente drenante terrà conto, fra le sue componenti, di perlite, lapillo e sabbia. Un terreno eccessivamente compatto porta infatti ad infezioni fungine e marciume. In commercio i comuni terricci drenanti non sono proprio adatti.
Spesso infatti contengono torba e pochissima perlite, non particolarmente adatti per le piante grasse. La miscela menzionata deve infatti essere consitutita da materiali diversi in grado di drenare l’acqua. La perlite è un costituente cche permette al terriccio di essere constantemente areato e drenante.
E’ un materiale grossolano di origine naturale che non contamina perciò i nutrienti dispersi nel terreno di cui la pianta farà scorta. Di fatto la perlite non è altro che pietra vulcanica ridotta in grani. Passiamo al lapillo. Il lapillo è un materiale molto utilizzato per il giardinaggio e l’ambito edile.
Anche questo materiale si forma a seguito di eruzioni vulcaniche pertanto è 100% naturale. La cua capacità drenante consente all’acqua di fluire senza troppe difficoltà. Tanto la Perlite quanto il Lapillo hanno poi la capacità di fornire alle radici della pianta ulteriori risorse minerali nutritive.
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La sabbia che dovrai utilizzare è quella adatta all’orticoltura, una sabbia cioè granulosa composta da granito, arenaria e quarzo. Aggiungere la sabbia alla miscela di terra consente di renderla più porosa e ossigenata. Non da ultimo anche aggiungere un po’ di terriccio universale sarà necessario.
Quello che trovi nei vivai o nei supermercati andrà bene: è ricco di materia organica. I materiali passati in rassegna per coltivare la meglio l’albero di Giada sono perciò grossolani e drenanti. Mescola assieme una parte di terriccio universale, una di perlite, una di lapillo e una di sabbia e il gioco è fatto.