Chiamata pianta dai pennacchi di seta, o anche fiore d cotone, l’erioforo a foglie strette allumina le colline con i suoi meravigliosi fiori bianchi.
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Chiamata pianta dai pennacchi di seta, o anche fiore di cotone, l’erioforo a foglie strette allumina le colline con i suoi meravigliosi fiori bianchi. Originaria delle aree nordiche del pianeta, l’Eriophorum angustifolium cresce in Nord America, Nord Europa e Nord Asia. Appartiene alla famiglia delle Ciperacee e nasce da colline con terreno umido e acido. Si trova spesso nelle brughiere.
Questa bella pianta si sviluppa in estate, dopo un periodo transitorio primaverile, dove appare quasi insignificante, con fiorellini piccoli e marroni. In estate c’è questa esplosione di bianco, che somiglia tanto a un capo di cotone. Visto i luoghi in cui cresce, cupi e nebbiosi, l’eriforo contrasta con suo colore candido e luminoso. Cosa sapere di più?
Il cotone della palude, la bellezza dell’erigoro a foglie strette
Lo stelo dell’eriforo misura in medi 60 cm, il suo fogliame è rigido, simile a erba, con foglie lunghe e strette, di colore verde scuro. In inverno e in primavera, l’Eriophorum angustifolium appare anonimo, e non colpisce l’attenzione più di tanto. I fiori sono piccolini, marroni, sembrano secchi. In estate e in autunno, però, dopo la fecondazione, avviene l’incanto. Si differenzia dalle altre varietà di Eriophorum per la crescita su terreni acidi e per i suoi peduncoli lisci.
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La sua riproduzione inizia in primavera, da fine marzo all’inizio dell’estate, quando sono prodotti 3 – 5 fiori marroni. La fecondazione avviene tra maggio e giugno, tramite anemofilia, ossia l’impollinazione del vento. A questo punto, dopo l’impollinazione, i fiori marroni si aprono, colorandosi di bianco e facendosi candidi come fili di cotone.
Questi servono per la regolazione termica, intrappolando le radiazioni solari, e per la dispersione del vento. Questa pianta, essendo abituata a paesaggi nordici e a temperature rigide, è molto resistente. Tanto resistente che si può incontrare anche in territori subartici, come ad esempio in Alaska, Lapponia, Siberia e Groenlandia.
Non se ne trova nel bacino Mediterraneo, ma è presente nelle zone montuose del Sud Europa. Prospera in grande quantità in Irlanda de Nord e in Scozia. È una pianta perenne, rizomatosa ed erbacea. Si può coltivare per semi, come fiore selvatico, anche nei giardini. Non necessita di grosse manutenzioni, ma solo di terreno acido, ricco di torba, sabbia, argilla, ma scarsamente drenato.
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Sopporta l’acqua calcarea ed è particolarmente apprezzata da animali da allevamento. Non viene attaccata da parassiti. I semi e gli steli si utilizzano anche in cucina, i nativi americani e gli inuit preparano diversi piatti a base di erioforo. Mentre le foglie e le radici hanno proprietà astringenti, quindi si usano per scopi medicinali, sotto forma di decotto. In alcuni casi, si utilizzano i filamenti di cotone per creare carta, stoppini per candele e imbottiture per cuscini.