Galli e galline: quali sono le malattie più comuni da tenere sotto controllo. Segui la nostra guida e scopri come risolvere in poco tempo.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Galle e galline che razzolano nell’orto. Uova fresche, pulcini e pigolii. Un paesaggio campestre idilliaco. Qualcosa irrrompe e turba l’equilibrio generale.
Oggi parliamo delle patologie più comuni che possono colpire galline e galli. Analizzeremo le malattie di origine virale, batterica e parassitaria.
Galli e galline: quali sono le patologie più comuni e come riconoscerle
Fra le malattie di origine virale troviamo la malattia di New Castle anche conosciuta come pseudopeste aviaria. La sintomatologia include problemi gastrointestinali che si manifestano attraverso una colorazione verde delle feci. Si presenta anche la paralisi totale del corpo, incluso l’apparato respiratorio.
Questo virus si mostra letale per galli e galline e attualmente non si conoscono cure. L’unico rimedio è costituito dalla vaccinazione, quindi dalla via preventiva. La pseudopeste aviaria è inoltre estremamente contagiosa. Troviamo fra le malattie virali il morbo di Marek.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Stop alle corride a Città del Messico. La sentenza storica tutela gli animali
Questo morbo, tecnicamente conosciuto come linfomatosi neurale, si trasmette oltre che per contatto fra animali anche tramite le uova. I sintomi sono principalmente di origine nervosa ma includono anche disturbi del tratto gastrointestinale. Anomale contrazioni degli arti e progressiva paralisi sono i sintomi più comuni.
Questa malattia colpisce polli e galline giovani, pertanto è consigliata la vaccinazione già nei primi anni di vita. Il tasso di mortalità è elevato. C’è poi la Difterite, o vaiolo dei polli. I sintomi non sono dei più piacevoli a livello estetico: includono la formazioni di ulcere cutanee e difterite che si estende fino alla cavità orale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Animali, 500 specie introvabili: sono estinte o nascoste? Scopriamolo insieme
Si trasmette attraverso puntura d’insetto, quindi maggiormente in estate, ma anche per contatto fra simili. Tintura di iodio, per allievare il dolore e l’infezione delle ulcere, e vaccinazione sono nuovamente l’unica via percorribile. Fra le mattie batteriche troviamo invece la Psittacosi, la Corzia infettiva e il Colera aviale.
La prima provoca febbre alta, rapido dimagrimento e polmonite. Si trasmette attravero i liquidi corporei come lacrime, liquido nasale e feci. Può essere trasmessa all’uomo. La Corzia infettiva si sviluppa a causa di climi e ambienti non idonei alla specie. Sintomi: gonfiore facciale e raffreddore. Si cura con il vaccino.
Il colera aviale si manifesta attraverso i bargigli bluastri dei polli, il sangue nelle feci, la sonnolenza, la diarrea e la tendenza a nascondere la testa sotto le ali. Anche in questo caso è necessario il vaccino. Passiamo alle infestazioni parassitarie.
I vermi sono i più comuni fra gli endoparassiti che colpiscono il pollame. Si trasmettono tramite feci o per ingestione di invertebrati. Le larve e i vermi infestano l’intestino sino ad occluderlo o provocare lesioni interne. La terapia d’urto prevede la somministrazione di farmaci antielmintici.