Il grano che cresce in mare: sembra assurdo, ma è così, grazie al progetto di uno chef stellato. Come funziona e com’è possibile.
Lo chef stellato spagnolo Angel Leon ha trovato una particolare specie di grano che cresce in mare. Soprannominato come cereale marino, in realtà si tratterebbe di un’alga a tutti gli effetti, che però ha dei chicchi molto simili al grano che conosciamo. Già di per sé questi chicchi sarebbero un superalimento, ma si possono lavorare per trasformarli in farina, pane, pasta, ecc. Il progetto è in partnership con Costa Crociere e a gestire il tutto c’è il team Aponiente nella baia di Cadice. Se il progetto andrà a buon fine, sarà una soluzione che aiuta la bodiversità. Infatti, non ci sarebbe più la necessità di procedere con ampie estensioni di grano e riso e – quindi – si potrebbe offrire più spazio all’habitat naturale, senza privare i terreni di preziose fonti minerali.
Nella baia di Cadice, in acqua, ci sarebbe un vero e proprio orto marino attrezzato per il grano che cresce in mare. In più, lo chef stellato sta valutando se espandere il progetto nel resto d’Europa e anche fuori – se le condizioni lo permettono. Il primo orto marino di questo genere realizzato dallo chef è del 2017.
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Il progetto aveva quindi attirato l’interesse del Dipartimento di Pesca e Acquacoltura delle Nazioni Unite. Infatti, l’ente internazionale aveva scoperto che, dove c’erano queste piante, automaticamente si arricchiva la fauna locale. In più, questo particolare tipo di pianta oggetto della sperimentazione, la zostera marina, è in grado di contrastare i cambiamenti climatici. Infatti, è in grado di assorbire una quantità di carbonio esagerata per una pianta.
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In più, il fatto di piantarla evita che la sabbia venga erosa dalla forza del mare, quindi ha un’azione protettiva delle coste. Il seme di questa pianta ha diversi elementi ideali per la dieta umana: non ha glutine, ma contiene proteine, carboidrati, omega 6 e omega 9 e pochissimi grassi vegetali. Per la coltivazione, non servono pesticidi, fertilizzanti o acqua dolce, dato che la pianta si trova nel mare.