Vaiolo delle scimmie, cos’è e come si trasmette: tutto quello che c’è da sapere su questa diffusione atipica che sta coinvolgendo anche l’Europa.
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La diffusione del vaiolo delle scimmie anche in Europa sta preoccupando proprio tutti. Reduci dalla pandemia di Covid-19 – di cui ancora non ne siamo usciti – abbiamo il timore di ricadere nuovamente in una fase allarmante come quella vissuta da ormai oltre due anni. Il problema c’è ma bisogna fare chiarezza prima di sentenziare.
Gli esperti suggeriscono subito come questo vaiolo in realtà non sia come la diffusione da Coronavirus ma bisogna prestare particolare attenzione. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di infezione e come fare per prevenire a tutti i costi il contagio. Ecco cosa dicono gli esperti sul punto.
Vaiolo delle scimmie, tutto quello che c’è da sapere
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Il vaiolo delle scimmie è una malattia che esiste da 50 anni ma che adesso a differenza del passato sta preoccupando e non poco. Il motivo è che la diffusione sta avvenendo su larga scala e anche su zone prima non interessate. Inoltre, se per molto tempo l’infezione era circoscritta a turisti che avevano visitato i luoghi dell’Africa, adesso si riscontrano casi di vaiolo anche tra persone che non sono reduci di alcun viaggio. Uno dei fattori principali di trasmissione è di natura sessuale, in quanto per il contagio si richiede un contatto intenso e prolungato con la persona affetta da vaiolo.
Sono stati riscontrati dei casi infatti di lesioni e pustole lungo i genitali e sull’ano. Ecco perché non può essere comparabile con la diffusione di Covid: nel caso di vaiolo infatti non è necessario usare mascherine al chiuso perché il contagio non avviene così repentinamente. E’ un’infezione da tenere comunque sott’occhio perché in particolari categorie di soggetti la malattia può manifestarsi nella sua forma più grave, come il caso dei bambini, donne incinte e soggetti immunodepressi.
Si consiglia sempre nei casi di sospetto di stare molto lontani da questi soggetti e farsi subito controllare dai medici per avere una definizione chiara della situazione. Usare sempre tutte le precauzioni, evitando l’uso di oggetti che appartengono a soggetti affetti da vaiolo. Avere sempre dei rapporti sessuali protetti per evitarne la diffusione.
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La malattia non si manifesta subito ma dopo 6-13 giorni dal contatto, in alcuni casi si richiedono 21 giorni di incubazione. I sintomi solitamente scompaiono da soli dopo 14- 21 giorni ossia senza cura. In alcuni casi possono volerci antibiotici ed analgesici per le infezioni secondarie ed il dolore locale.