La siccità sta mettendo a dura prova i pollici verdi di tutta Italia, ma non temere: una soluzione, c’è. Oggi ti presentiamo l’Opuntia, una pianta resistente al caldo.
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La piaga della siccità sta facendo preoccupare l’Italia intera. Il Po versa in condizioni inedite, tanto inedite che alla foce sta rientrando acqua salata, quella, cioè, del mare. Temperature da record si sono registrate in ben 19 regioni italiane.
L’allerta meteo è stata già lanciata inaugurando la stagione dei bollini rossi italiani. Il pericolo legato alle alte temperature interessa soprattutto raccolti, agricoltura e mondo vegetale. Incendi e aridità stanno mietendo vittime sostanziose anche nel mondo delle piante. Parliamo allora dell’Opuntia.
Siccità: l’Opuntia sa come rinverdire il tuo balcone
Non sai più cosa coltivare in balcone, terrazzo o giardino? Il caldo torrido ha seccato i tuoi gerani, la bouganville e persino il cactus perenne stenta a riprendersi? Oggi ti presentiamo una pianta che è la potenziale soluzione al problema della siccità: l‘opuntia.
L’opuntia è innazitutto una pianta grassa. In quanto tale già di per sè non richiede troppe cure e attenzioni. Questa pianta ha però la particolarità di accontentarsi anche della poca acqua piovana che cade dal cielo. Ne esistono anche di molto piccole, qualità che la rende adatta alla coltivazione in vaso e balcone.
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Si moltiplica inoltre molto facilmente. Se abiti in zone umide con inverni rigidi la varietà adatta a te è l’Opuntia humifusa. Se vuoi coltivarne un esemplare ricorda che il terreno addatto sarà composto da terriccio, sabbia grossolana e frammenti ghiaiosi di pietra pomice.
Un mix simile favorisce il drenaggio dell’acqua. Quanto a concimi, sali minerali e nutrienti, l’opuntia non vuole un terreno carico ma povero, è davvero autosufficiente. Se già ne possiedi un esemplare adulto e hai intenzione di interrare le piccole piantine sorte alla sua base, munisciti di un foglio di carta da giornale.
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Perchè? Ti servirà per proteggerti dalle spine quando andrai ad estrarle dal vaso originario. Una volta interrate le nuove piantine innaffiale almeno una volta a settimana per favorire l’adattamento alla nuova casa. Una volta collaudato il passaggio diminuisci la frequenza dell’irrigazione.