Per stabilire quanto guadagna un giardiniere bisogna tenere a mente vari fattori: esperienza, contratto e periodo dell’anno
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“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita“, un proverbio di Confucio tra i più famosi al mondo. Un modo anche di coltivare le proprie passioni e trasformarle in un lavoro. Chi ama la natura e le piante, ad esempio, può diventare giardiniere. Un lavoro a contatto con il verde che, spesse volte viene sottovalutato.
Infatti per diventare un vero e proprio professionista si può frequentare, già dal liceo, un istituto per perito agrario e successivamente intraprendere un corso di laurea in botanica o agraria. Oppure frequentare un corso (a pagamento) biennale rilasciato da regioni ed enti locali che includono anche tirocini con cui affinare la pratica. Non bisogna dimenticare che il giardiniere, oltre a conoscere le piante, deve conoscere gli insetti, parassiti e malattie delle piante. Ma alla fine quanto guadagna all’anno un giardiniere?
Quanto incassa un giardiniere?
Dopo aver analizzato il processo per diventare giardiniere si evince che si tratta di un mestiere ricco di sfaccettature: non a caso è ricco di mansioni. Dalla cura estetica del giardino fino agi interventi per salvaguardare la salute delle piante. Gli interventi che questi offrono riguardano la potatura di piante, la disinfestazione e i trattamenti di protezioni delle malattie delle piante, la semina, la zollatura e la tosatura del prato, la cura delle siepi e, infine, la creazione di impianti di irrigazioni. Ovvero mansioni che richiedono capacità tecniche, esperienza, e abilità. Caratteristiche non permettono a nessuno di improvvisarsi.
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E il guadagno del giardiniere è influenzato, di conseguenza, dal lavoro che verrà richiesto. Ma non solo. Infatti ci sono altri elementi che bisogna considerare. Su tutti il fatto che si tratti di un lavoro stagionale, dove in inverno c’è meno richiesta rispetto ai mesi più caldi. Ma anche se il giardiniere è dipendente o un libero professionista. Nel primo caso, infatti, questo professionista è assunto da un’impresa di giardinaggio, o un vivaio ma anche da un ente pubblico. Nel secondo caso invece il giardiniere avrà una partita Iva che tramite un regime forfettario gode anche di agevolazioni statali per i primi 5 anni.
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Di norma lo stipendio varia dagli 800 euro mensili fino a 1.700 euro lordi. La differenza lo fa soprattutto l’esperienza del lavoratore. In media, dopo circa 10 anni di lavoro ed esperienza, questi guadagno 1.500 al mese. Non è dunque sbagliato affermare che i giardinieri dipendenti hanno uno stipendio netto di 1.300 al mese. Gli autonomi invece variano il compenso in base alla mansione che dovrà svolgere dai 10 euro all’ora per una potatura fino anche ai 100 euro orari per mansioni più complesse e di conseguenza il giardiniere a partita Iva potrà anche arrivare a guadagnare 2.000 euro al mese.