Olio d’oliva, si può congelare? Tutto quello che c’è da sapere su questo procedimento. E’ bene informarsi prima di fare un enorme pasticcio.
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Questo processo naturale disorienta il consumatore e fa nascere ulteriori dubbi sulla qualità quando, magari in inverno, si prende la bottiglia d’olio in dispensa e lo si trova solidificato. Il fenomeno del congelamento dell’olio extravergine di oliva inizia quando la temperatura scende al di sotto dei 12°C fino ad arrivare allo stato solido.
Quando si raggiungono temperature più basse, tra 4-5°C, l’olio extravergine di oliva è praticamente solido.
La prima fase viene definita di cristallizzazione ed è dovuta alla presenza di trigliceridi. Qui sarà possibile notare la formazione di piccole sfere biancastre che restano in sospensione nella bottiglia.
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Nella seconda fase, che avviene sotto i 4-5°C, si ha il passaggio dalla forma liquida a quella solida degli acidi grassi insaturi e si ha olio di oliva congelato. Si deve puntualizzare che questi sono dei valori medi. L’inizio della fase di cristallizzazione dipende dalle caratteristiche chimiche dell’olio evo.
Più l’olio extravergine è ricco di acidi grassi insaturi e più ha bisogno di una temperatura più bassa per iniziare a cristallizzare, quindi un olio che ha un’altra percentuale di acidi grassi insaturi può iniziare la fase di cristallizzazione anche a temperatura che sono vicino ai 7-8 °C.
Questo processo, del tutto naturale perché legato alla composizione chimica dell’olio di oliva, non incide assolutamente sulla qualità del prodotto né sulla sua genuinità.
Come abbiamo detto, questo è un processo del tutto naturale legato alla composizione chimica dell’olio di oliva. Il punto di cui l’olio inizia a cristallizzare può variare di qualche grado, ma arrivati a 4-5 °C il vero olio d’oliva è quasi del tutto solido.
Questo significa che si può utilizzare questa informazione come metodo empirico per scoprire se l’olio che hai in dispensa è veramente olio di oliva o di altro tipo.
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Quando al contrario verrà tolto dal freezer sarà sul fondo a crearsi un deposito viscoso – dipende dai legami tra massa grassa e sostanze fenoliche – l’olio è perfetto e potrà essere consumato. L’olio aumenterà il volume e potrà comunque cedere al rischio dell’ossidazione ma per scongiurare tale pericolo, basta solo versarlo in una bottiglia piu’ piccola, lo spazio per l’ossigeno così non sarà eccessivo.