Inquinamento: aumentano le malattie mentali, la correlazione è spaventosa

Inquinamento ambientale, per la prima volta gli studi si riferiscono alla salute mentale. L’esito è agghiacciante

Smog malattie mente studio
Smog (Foto di Foto-Rabe da Pixabay)

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L’inquinamento ambientale è la piaga del nostro tempo. si tratta di una conseguenza esito del nostro agire irrispettoso nei confronti della natura che è stata del tutto stravolt. Ora, come abbiamo visto purtroppo in diversi casi, è lei che ci si rivolta contro.

Tanti sono i fattori che stanno alla base dell’inquinamento ambientale al quale noi stiamo esposti continuamente, soprattutto nelle grandi città. Che non facesse bene per la nostra salute era risaputo, ma ora uno studio ne attesta la correlazione con la psiche spiegando che l’insorgere e l’aumentare delle malattie mentali come depressione, disturbi d’ansia e schizofrenia sono correlate alla forte esposizione allo smog. Ti spieghiamo tutto nei dettagli.

Inquinamento ambientale e malattie della mente, le novità nefaste

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depressione (Foto di StockSnap da Pixabay)

L’impatto negativo dell’inquinamento ambientale sulla nostra salute mentale è stato attestato e quantificato per la prima volta in Italia. Da sempre se ne parla ma fino ad ora non c’era stato nessun dato concreto e scientifico.

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Attraverso due studi presentati durante il Seminario Internazional RespiraMi è stato spiegato in anteprima la correlazione che c’è tra smog e malattie della mente. Si tratta di due studi effettuati dalla Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e dalla Fondazione Internazionale Menarini che hanno messo nero su bianco come l’inquinamento non va solo a colpire i polmoni e tutto l’apparato respiratorio, come anche il sistema cardiovascolare e l’attività cognitiva, ma tende a compromettere anche la psiche attivando diverse patologie psichiatriche che colpiscono le persone tra i 30 ed i 64 anni di età.

Gli studiosi hanno dimostrato che basta 1 microgrammo per metro cubo in più di particolato fine che si instaura nell’atmosfera per aumentare il rischio di depressione del 13%. E così cresce anche la prescrizione di farmaci che cercano di alleviare i sintomi depressivi.

“Questi nuovi preoccupanti dati sugli effetti nel lungo termine dell’inquinamento, indicano che lo smog è un concreto pericolo non solo per cuore e polmoni, ma anche per il cervello” ha spiegato Sergio Harari, co-presidente del Seminario e Direttore Unità Operativa Pneumologia, Ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano e professore di Medicina Interna alla Statale.

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Se era da tempo evidente che l’inquinamento incidesse in maniera forte e negativa sulla funzionalità cerebrale, aumentando anche il rischio di Alzheimer, i nuovi risultati sono inattesi e allarmanti nello stesso tempo. È evidente, dunque, che lo smog è tossico per il funzionamento cerebrale così potente da portare squilibri a livello psichiatrico.

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