Turbina fluviale: l’innovativo sistema portatile che sfrutta la corrente dei fiumi

La turbina fluviale è una soluzione semplice che utilizza la corrente dei fiumi per produrre energia elettrica. Ecco come funziona la novità.

turbina fluviale
(Michael Schwarzenberger – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La turbina fluviale è uno strumento semplice inventato dal canadese Pierre Blanchet come alternativa al gas. Questo strumento è portatile perché bastano tre persone per montarlo e per smontarlo in pochissimo tempo. La sperimentazione è avvenuta in paesi dove non è possibile ottenere energia elettrica in qualche modo. Come funziona questa turbina e quali sono le caratteristiche di questo impianto in miniatura? Scopriamolo insieme.

La turbina fluviale è una novità molto interessante, il funzionamento e i dati ti sorprenderanno. L’idea è geniale!

turbina fluviale
(LEEROY Agency – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La forma della turbina fluviale sembra uno skateboard con le ruote. Non si tratta di ruote, ma di due elementi circolari semiaperti, che fanno passare l’acqua all’interno della turbina per poter raccogliere l’energia cinetica. Poi, al termine del processo, l’acqua torna nel fiume. Nel passaggio, l’acqua fa muovere la turbina, che produce energia grazie al collegamento a un convertitore.

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Una volta montata, la turbina è in grado di produrre dai 4 ai 12 kW al giorno, pari ai consumi di una piccola abitazione. Questo vale per la singola turbina, ma se le turbine sono di più, si possono montare insieme per ottenere una maggiore quantità di energia. Come per altri impianti a energia rinnovabile – anche portatili – la turbina funziona di più se il fiume ha un’energia cinetica maggiore, magari per via del vento, della pendenza o delle intemperie.

La possibilità di montare e smontare tutto in poco tempo e senza particolari strumenti ha dato l’idea di un oggetto portatile, ma in realtà il sistema si potrebbe utilizzare anche in pianta stabile. La sperimentazione è stata un vero successo secondo Blanchet.

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Infatti, l’inventore canadese prevede che questa modalità per ottenere energia a uso domestico possa essere una valida alternativa al gas che solitamente si consuma per produrre energia elettrica e per ottenere una soluzione più sostenibile.

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