La tipica caccia violenta ai delfini delle Isole Faroe, nota come Grindadráp, quest’anno è stata fissata a solo 500 cetacei
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La Grindadráp è una tipica caccia ai delfini che si svolge nelle Isole Faroe. Una vera e propria mattanza in cui si assiste all’uccisione di tantissimi cetacei come i delfini dalla coda bianca. Una tradizione che si trasforma in una battaglia. Questi mammiferi, infatti, vengono spiaggiati e poi uccisi. Durante questo rito gli abitanti ricavano grasso, carne (per preparare prodotti tipici della loro cucina) e pelli.
I faroesi recidono con un coltello particolare la spina dorsale recidono la spina dorsale facendo fuoriuscire tantissimo sangue, tanto da rendere le acque della riva di colore rosso. Uno scenario davvero impressionante. Grazie a questa tecnica gli animali giungono alla morte quasi istantanea: circa 30 secondi. Ma nelle ultime ore è arrivata una buona notizia.
Infatti secondo quanto stabilito dal Ministero della Pesca delle Isole Faroe si potranno uccidere solo (si fa per dire) 500 esemplari di delfini dalla coda bianca. Una risposta arrivata dopo le tantissime polemiche degli scorsi anni. Solo l’anno scorso, durante la Grindadráp di settembre, i faroesi hanno brutalmente ucciso 1428 delfini nella baia danese di Skálafjørður, sulle Isole Faroe.
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Il provvedimento su questa caccia tradizionale è stato presentato al tavolo tecnico lo scorso 8 luglio e verrà approvato entro fine mese. Ma non c’è molto da festeggiare perché questo limite sarà in vigore solo per il 2022 e il 2023. Per gli anni successivi si attenderà il parere della North Atlantic Marine Mammal Commission che avrà il compito di stabilire il limite massimo.
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Secondo però quanto riportato dal Governo faroese, che continua a definire le azioni dei suoi cittadini come sostenibili, potrebbe aumentare il numero di delfini che si potranno uccidere. Infatti in documento stilato si parla di una stima dello stock di questi cetacei di circa 80.000 esemplari intorno alle Isole Faroe. In base a ciò “una cattura annuale di circa 825 delfini dalla coda bianca rientrerebbe ampiamente nei limiti sostenibili”. Questo vuol dire che dal 2024 si potrebbero essere uccisi ulteriori 325 esemplari in più. La misura, che riguarda solo i delfini, sarebbe dunque un piccolo contentino per mettere a tacere le associazione e gli animalisti che protestano contro la mattanza dei delfini.