Emergenza siccità: quanto durerà ancora nel nostro paese? Ecco quello che ci aspetta secondo la scienza.
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In questi ultimi mesi il nostro paese ha assistito ad un innalzamento delle temperature senza precedenti che, in combinazione alla mancanza di perturbazioni sul territorio nazionale, ha portato ad una delle più grandi crisi di siccità dell’ultimo secolo.
A farne le maggiori spese è stato il Nord Italia, dove le temperature hanno toccato i 35 gradi già nel mese di Maggio, portando all’abbassamento del livello dell’acqua di diversi fiumi, come nel caso del Po.
In data 21 giugno, infatti, il fiume più lungo d’Italia ha raggiunto una delle portate più basse di sempre, ovvero 173 metri cubi di acqua, una cifra da far paura considerata la media di 1800 metri cubi.
Non si tratta però dell’unico fiume ad allarmare i professionisti del settore. Si tratta infatti di una situazione che sta colpendo l’intero territorio, portando a conseguenze disastrose.
La mancanza d’acqua si ripercuote inevitabilmente sull’agricoltura e sugli allevamenti, portando così ad un prezzo sempre più crescente delle materie prime e della carne. Ma quanto potrà durare questa situazione? Ecco le stime secondo la scienza.
Quanto durerà la siccità in Italia?
Non sembra volersi fermare questa situazione di siccità ormai in stasi da settimane. Per quanto siano stati presi provvedimenti per la riduzione del consumo dell’acqua, la situazione è ancora molto grave e il governo sta valutando altre ipotesi risolutive.
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Gli scienziati ed i meteorologi prevedono una calda e lunga estate caratterizzata dalla mancanza di perturbazioni e precipitazioni che non fa ben sperare per un termine della siccità.
Una delle ipotesi è quella di razionare l’acqua, limitandone il consumo casalingo solo per lavarsi e per l’uso alimentare. Ciò comporta un non utilizzo dell’acqua di casa per annaffiare piante ed irrigare il giardino.
Sicuramente date le elevate temperature l’emergenza siccità durerà ancora per almeno 10-14 giorni. Il consiglio è quindi quello di cercare di ridurre al minimo i consumi di acqua partendo dal quotidiano.
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Ad esempio, basterebbe utilizzare la lavastoviglie al posto di lavare a meno i piatti, o ancora chiudere l’acqua mentre ci insaponiamo sotto la doccia, preferendo inoltre un box doccia al lavarsi nella vasca da bagno.
