Le spiagge e il catrame. Per fortuna oggi non accade più, vediamo il perché
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Sulle spiagge una volta c’era il catrame. Lo trovavi ovunque e immancabilmente te lo ritrovavi sotto le piante dei piedi o sulle mani. Non si salvavano neanche gli asciugamani, le borse e qualsiasi cosa venisse appoggiata sulla sabbia o sugli scogli. E ci voleva l’acqua ragia per togliersi il catrame di dosso non bastava farsi la doccia. Oppure le pietre di pomice.
La pece era ovunque, su tutto il litorale italiano, dalla Liguria alla Sicilia. Ma da dove veniva? Arrivava dalle petroliere che passavano in lungo e in largo nel nostro bel mare. Il fenomeno ora è scomparso e chiaramente non per magia. In realtà si deve ringraziare la tecnologia e per la precisione quella di costruzione delle petroliere.
Spiagge nere di catrame, oggi il fenomeno è scomparso: vediamo il motivo
Le spiagge nere di catrame sono un ricordo per ogni over cinquanta. Ma da 15/20 anni circa il fenomeno è scomparso. Negli anni 70/80 si sottovalutavano i problemi ambientali, convinti che la madre terra fosse immensa e in grado di sopportare tutto.
La spiegazione dietro la presenza del catrame nei nostri mari che arrivava sulla battigia è da ricondurre alle petroliere dell’epoca. Armatori e comandanti non avevano protocolli da seguire e per guadagnare tempo scaricavano l’acqua sporca di petrolio contenuta nelle stive delle navi prima delle operazioni di carico.
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In pratica le petroliere a scafo unico per non spezzarsi dovevano sempre viaggiare cariche, o di prodotto o di acqua. All’epoca dunque le cisterne sporche di petrolio venivano riempite di acqua per raggiungere i porti di carico. Una volta arrivati venivano prontamente svuotate per far posto al greggio e scaricate direttamente in mare, et voilà catrame sparso in mare.
Oggi grazie alle normative vigenti e alle nuove tipologie di petroliere questa pratica non è più consentita. Le petroliere vengono costruite a doppio scafo con la presenza di una intercapedine tra le cisterne e lo scafo. In questo modo l’acqua di zavorra non entra in contatto con il greggio.
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Inoltre i percorsi e le operazioni di navigazioni delle petroliere sono controllate anche dai satelliti con l’obbligo di scarico nei pressi delle raffinerie. Ma in ogni modo l’acqua di zavorra è acqua di mare pulita e viene scaricata pulita.