Universo, la prima immagine è stata pubblicata dalla NASA: a presentarla è Joe Biden

Per l’astronomia è l’alba di una nuova era: l’immagine è stata diffusa dalla NASA e a presentarla è il presidente Joe Biden.

NASA scoperta Apollo15
Missione Apollo15 (Foto di WikiImages da Pixabay)

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James Webb è l’arteficie della scoperta. La prima immagine a colori dell’universo è stata possibile grazie al suo lavoro. Parliamo di un telescopio di ultima generazione in grado di offrire panoramiche iperdettagliate dell’universo a noi limitrofo.

La svolta è di portata storia tanto che è stata presentata in diretta dalla Casa Bianca dal Presidente americano Joe Biden in persona.

Universo: i suoi misteri diventano finalmente sondabili

Nasa scoperta JamesWebb
L’immagine più dettagliata dell’universo (Foto di nasa.gov)

Quello che stiamo vivendo è un momento storico di svolta per le tecnologie e gli strumenti a disposizione dell’astronomia. Mai prima d’ora era stato infatti possibile arrivare ad una simile risoluzione di immagine circa l’universo a noi più vicino. L’immagine è stata ottenuta dal telescopio James Webb, ed è la più nitida e dettagliata di cui ad oggi l’umanità dispone.

Fotografare l’Universo non è di certo facile come immortalare una scolaresca l’ultimo giorno di scuola. Ciò che vediamo è spesso il riflesso, l’energia di corpi celesti appartenenti alla storia passata, non più, cioè, esistenti. La dilatazione e deformazione del tempo e dello spazio è ciò che rende così insondabile la vita oltre il pianeta terra.

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Protagonista della foto è un ammasso di galassie situato a 4 miliardi di anni luce dal nostro Pianeta. Il nome dell’insieme di galassie è SMACS 0723 e la sua massa rende la luce di galassie più lontane amplificata. E’ infatti capace di defletterla e fare l’effetto “lente di ingrandimento” sui corpi circostanti.

Il telescopio James ha fatto passi in avanti sorprendenti rispetto al suo antesignano Hubble, inaugurato nel 1990. Le lunghezze d’onda infrarosse delle immagini di cui è composto il campo della camera del telescopio coprono 12,5 ore di profondità.

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In parole povere ma non per questo più chiare, ciò che il telescopio ha immortalato rilare a 13 miliardi di anni indietro al nostro momento presente. Queste le parole dell’amministratore interno della NASA Bill Nelson. La porzione di universo immortalata non è che un granello di sabbia rispetto alla sua vastità che si estende ogni oltre immaginazione.

Seguiranno nei prossimi giorni altri fotogrammi ad opera del telescopio. In particolare questi ci mostreranno la Nebulosa della Carena e l’esopianeta Wasp-96. I misteri dell’Universo regalano meraviglie inedite e sempre avvincenti.

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