Cinghiale: è sempre più probabile incontrarlo. Ma come comportarsi in questi casi? Ecco tutti i consigli utili per non essere attaccati
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Un tempo i cinghiali erano animali selvatici difficili da avvistare, che si muovevano di notte e che avevano decisamente paura dell’uomo. Oggi tutto questo non esiste più. I cinghiali non sono più animali di sola montagna, popolano le città e gli episodi nella Capitale e non solo, sono noti ed evidenti da tempo.
Ma questo non è tutto. I cinghiali, aggressivi e con un alto tasso di riproduzione, oggi non hanno più paura dell’uomo e possono diventare anche molto pericolosi. Sono arrivati perfino in spiaggia aggredendo una donna. Come comportarsi dunque in questi casi? Ti spieghiamo come agire.
Un momento di relax in spiaggia è diventato un vero incubo per una donna, Rossana Padona Falcone, che sulla spiaggia di Genova è stata attaccata da un cinghiale ed esasperata ha deciso di denunciare tutto sui social facendo diventare l’accaduto virale.
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In Liguria la presenza massiccia dei cinghiali è diventata una vera emergenza. Rossana ha raccontato che poco prima delle 20 è stata aggredita da un cinghiale di media-grossa taglia che era da solo. Lei non aveva fatto nulla per infastidirlo ma quando se l’è ritrovato accanto si è impietrita sperando che non diventasse il suo bersaglio e invece le cose sono andate diversamente. “Così non è stato, mi ha morso il braccio – ha denunciato via social – Ci troviamo in una situazione di emergenza di sicurezza pubblica”.
E allora come comportarsi nel caso in cui ci si imbatte in un cinghiale? Oggi non è così improbabile ritrovarselo davanti e sapere come affrontare la situazione è importante. Animale onnivoro per eccellenza, oggi si trova anche nelle aree urbanizzate, dalle pinete del Lazio fino alle spiagge come abbiamo visto. Trovare dunque l’animale in circolazione è assai probabile.
Il cinghiale è molto veloce, con mascelle potenti e zanne forti per difendersi. È diffidente nei confronti nell’uomo, soprattutto se si sente braccato. È in questi casi che tenta di attaccare.
Ecco perché è necessario fermarsi a debita distanza senza effettuare movimenti bruschi ed allontanarsi lentamente tenendolo sempre d’occhio. Se ci si trova in montagna è bene anche trovare un riparo su un rialzo, come un albero, sul quale non si può essere raggiunti.
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Altra situazione pericolosa è quella di imbattersi in una mamma con i suoi cuccioli. Anche in questo caso l’istinto materno per difendere i piccoli porterà la femmina ad attaccare. La regola è sempre la stessa, rimanere a distanza e piano piano la cucciolata andrà via.