Emergenza climatica, i giornali ne parlano davvero? Le multinazionali celate dietro gli annunci

Emergenza climatica tematica da prima pagina. Le aziende mostrano la corretta attenzione o è solo una facciata?

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Emissioni Co2 (foto di Gert Altmann da Pixabay)

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L’emergenza climatica è all’ordine del giorno di qualsiasi consesso planetario. Ed è indubbio che la sensibilizzazione alla tematica degli ultimi anni ha fatto crescere esponenzialmente l‘attenzione all’ambiente. Tutti siamo più consapevoli e tutti ci adoperiamo in tal senso.

L’attenzione all’ambiente si sa non sempre è al primo posto per la maggior parte delle multinazionali. Le attività di produzione spesso collidono con le esigenze ecologiche. Lo sforzo di adeguamento a volte è immane. Le aziende sembrano almeno provarci e dimostrano la loro attenzione verso l’ambiente e il clima. Ma la direzione ecologica è reale o solo di facciata?

Emergenza climatica: le multinazionali sono realmente attente all’ambiente o è ecologismo di facciata?

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greenwashing (foto Instagram)

L’emergenza climatica del nostro pianeta ha portato tutte le imprese a svoltare verso scelte aziendali sempre più green. L’approccio climatico sbandierato con annunci e proclami da ogni multinazionale convince i consumatori all’acquisto. Però il più delle volte si tratta di quello che viene definito ecologismo di facciata.

L’ecologismo di facciata fenomeno identificato con il termine Greenwashing viene praticato a livello globale. Le strategie climatiche adottate dalle aziende con obbiettivi di riduzione o azzeramento dell’impatto ambientale sono a volte solo apparenti. Purtroppo alcune attività produttive non sono compatibili con la tutela dell’ambiente.

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Le aziende dichiarano obbiettivi net zero con il progressivo azzeramento delle emissioni Co2. Ma se si guarda nel dettaglio dei piani si scopre che il taglio arriverà al massimo al 40%. Lontano dunque da quel 100% sbandierato. Poche le multinazionali che dimostrano nei fatti la corrispondenza con gli obbiettivi.

Le difficoltà di allineamento con le linee guida ambientali internazionali sono sotto gli occhi di tutti nonostante i proclami di marketing aziendale. Probabilmente non viene presa nella giusta considerazione la gravità dell’emergenza climatica. O peggio ancora non vi è convenienza a porre in essere strategie adeguate.

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Il ruolo delle multinazionali dovrebbe essere da esempio nel modo di fare business e l’attenzione al green tradursi in azione. Il successo della mitigazione del cambiamento è legata a doppio giro con l’innovazione. E gli investimenti nel settore sono fondamentali per il raggiungimento degli obbiettivi net zero.

Ma se le promesse non coincidono con i fatti è anche colpa della mancanza di controllo. Sono necessarie iniziative per impostare uno standard di verifica che permetta la distinzione tra aziende virtuose e quelle che praticano il greenwashing. Obbiettivo da raggiungere al più presto perché l’emergenza climatica non aspetta le auspicate strategie aziendali.

 

 

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