Flatulenze del bestiame, creato un nuovo mangime per ridurre le emissioni di metano

La crisi climatica costringe a ripensare organizzazione e gestione degli allevamenti, principali responsabili dell’inquinamento da metano.

Flatulenze metano mucche
Mucche (Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay)

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Gli allevamenti industriali di bestiame hanno un impatto sull’ecosistema spaventoso. Anzichè rivoluzionare per intero il sistema di approvvigionamento alimentare la pensata geniale è quella di far pagare lo scotto agli animali.

Di rivoluzionare per intero il sistema di approviggionamento alimentare, rendendo obbligatoria la riduzione del consumo di carne, non si parla neppure. Parliamo di questa trovata per ridurre le emissioni di metano, già operativa in Australia.

Mangime a base di alghe: addio metano nello stomaco

Flatulenze metano ovino
Ovino (Foto di Borko Manigoda da Pixabay)

La soluzione innovativa proviene dall’Australia. È da poco entrata in commercio un’alga che promette di sostiutire il magime normalmente somministrato al bestiame allevato. Fra antibiotici e chissà quali altri preparati chimici c’è forse da essere felici della virata in questo senso.

Il nuovo mangime è a base di un’alga rossa endemica australiana che saprebbe ridurre il metano prodotto dai gas naturali fisiologici di ovini e bovini. In questo modo si ridurrebbe l’inquinamento atmosferico per l’equivalente di circa 100 milioni di auto.

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La domanda sorge sponanea: eliminare direttamente le auto alimentate a carburanti fossili incrementando l’industria delle auto elettriche risultava troppo intelligente? Prrobabilmente sì, qualcuno doveva pur tenere alto il nostro nome. Tanto c’è il bestiame, che oltre ad essere allevato intensivamente per finire sulle nostre tavole, mangerà insalata rossa nella speranza che gli tappi gli orifizi.

Il nome scientifico dell’alga è Asparagopsis, e ridurrebbe il 95% di metano dallo stomaco degli animali. Il nuovo mangime è il risultato di numerose ricerche condotte nell’ambito del programma FutureFeed: alimentazione del futuro. L’intento delle della ricerca è stato quello di intervenire direttamnte sui mangimi per contrastare l’emergenza climatica.

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Il team di ricerca è costituito dal triumvirato di James Cook University, Meat and Livestock Australia e dall’ente nazionale di ricerca CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation). L’aggiunta di soli 5 grammi di alga rossa per kg di mangime sarebbe in grado di ridurre le emissioni dell’80%.

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