Biopannelli di alghe, assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno

I biopannelli di alghe sfruttano i meccanismi naturali di queste piante per dare ossigeno all’ambiente. Come funzionano come fonti alternative marine.

biopannelli alghe come funzionano
(Albrecht Fietz – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I biopannelli di alghe sono una novità che riesce a trasformare l’anidride carbonica in ossigeno. Queste installazioni si possono applicare ovunque, anche nei palazzi, come se fossero pannelli solari. Il segreto del successo di questi sistemi è nella natura. Infatti, per loro natura le alghe vanno a trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, ma nel fondo del mare. Questo permette la respirazione e la vita di tanti animali che conosciamo, come i delfini. Come funzionano nel dettaglio i biopannelli di alghe e com’è nata questa invenzione?

Biopannelli di alghe all’opera: i risultati sono una speranza per il futuro

biopannelli alghe ossigeno
(Simone Jaeckel – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una start up messicana – la Greenfluidics – ha realizzato i biopannelli con alghe. Ogni pannello è in grado di trasformare circa due chili di anidride carbonica in ossigeno pulito. In più, se si collegano alla parte restante di un impianto – batteria, inverter, impianto elettrico – possono diventare anche dei pannelli fotovoltaici a tutti gli effetti. L’alternativa al silicio funziona perché le alghe sono delle piante sottomarine, quindi tendono a raccogliere la luce solare per la fotosintesi.

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Il segreto di queste installazioni sono le microalghe. Infatti, non si prende la foglia di alga intera, ma si utilizzano le parti che restano spesso sulle spiagge. Per poter trasformare questa soluzione contro gli alti livelli di andride carbonica anche in pannelli per l’energia pulita, servono due elementi principali. Il primo è l’acqua. Il secondo è il carbonio. Infatti, l’acqua sarà un catalizzatore per il calore che le piante non possono trattenere.

Invece, il carbonio qui ha la funzione di aumentare la capacità termoelettrica dell’acqua. Non c’è da preoccuparsi: si tratta di nanoparticelle di carbonio riciclabili. Così, l’impatto sull’ambiente c’è, ma è assolutamente ottimo per il mondo in cui viviamo.

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Quando poi le alghe completano il loro ciclo di vita e muoiono, possono diventare un ottimo compost per altre piante. Grazie a un processo assolutamente naturale, diventano fertilizzanti. C’è anche l’utilizzo come biomassa. Si bruciano per ottenere energia, come si fa per gli scarti agricoli. Infine, c’è l’uso a biogas, che può rendere indipendenti dalle forniture da fonti non rinnovabili.

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