Nel continente africano sono a rischio sopravvivenza diverse specie animali: uno studio lancia l’s.o.s. per salvare i big five.
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Nonostante la diminuzione costante degli esemplari e il rischio estinzione nel corso dei decenni, alcune specie animali lottano per la sopravvivenza anche all’interno di riserve protette. Purtroppo, nemmeno le aree tutelate e costantemente monitorate riescono a dare pace ad alcune specie animali. In Africa, sono cinque gli animali che rischiano di più: questi sono considerati i big five, tutti sorvegliati speciali.
I cinque animali più a rischio di tutta la Savana sono:
- Leone
- Elefante
- Rinoceronte bianco
- Bufalo
- Leopardo
Uno studio pubblicato sulla testata Conservation Biology lancia l’allarme: il rischio estinzione c’è ancora, nonostante il monitoraggio continuo degli animali. A cosa è dovuto? Questa volta la colpa non è del terribile fenomeno della caccia da trofeo, trovandoci all’interno di aree protette, ma di altro.
Estinzione dietro l’angolo per cinque animali africani
É la stessa Carola Martens, ricercatrice della Senckenberg Biodiversity and Climate Research Center, a inviare l’s.o.s. sulla problematica. Lo studio effettuato dal team della ricercatrice si è focalizzato sull’impatto dei cambiamenti climatici nell’area della Savana. Ma non solo, perché a minacciare gli animali sono anche lo sfruttamento del suolo per finalità agricole e l’aumento di popolazione in tutta la Regione.
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Insomma, come al solito i danni derivano dall’aumento demografico. Se non è la caccia a minacciare l’estinzione di questi animali, c’è comunque la mano dell’uomo. Sovrappopolazione indiscriminata, che incide sui cambiamenti climatici, stravolge anche l’habitat naturale delle specie animali, sottraendo loro terreno.
Un fenomeno che non deve essere assolutamente sottovalutato, perché nei prossimi decenni potrebbe compromettere la sopravvivenza dell’intera fauna. Tutte le aree protette oggi sono minacciate dalla crisi climatica. Non solo sottrazione di terreno per costruire villaggi e spazi agricoli, ma aumento della siccità.
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In un’area del mondo già arida di suo, con poca vegetazione e poche piogge, anomalie climatiche mettono ancora di più a dura prova la sopravvivenza di tutti. Meno acqua e meno vegetazione, insieme alla sottrazione di terreno, stanno diventando un problema enorme per le aree protette. Secondo la Martens, soltanto una campagna di sensibilizzazione e un miglioramento delle condizioni sociali ed economiche possono salvare la Savana.