Il cambiamento climatico spaventa sempre di più l’intero pianeta. Ecco allora 3 modi che ci permetterebbero di sopravvivere.
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Sono ormai anni che si sente parlare del cambiamento climatico, un argomento tanto importante quanto delicato e spesso incompreso. Se ne parla così tanto e da così tanto tempo che ormai sembra quasi passato in secondo ordine rispetto a problematiche ritenute più importanti come elezioni politiche o la più recente pandemia globale.
Il cambiamento climatico, però, è un problema esistente da non sottovalutare in alcun modo, dati i continui peggioramenti ogni giorno più evidenti. Negli ultimi mesi, infatti, si è potuto assistere ad una vera e propria catastrofe ambientale, chiamata dalla maggior parte dei media “caldo fuori stagione”.
Non si tratta però semplicemente di troppo caldo, ma di una faccenda ben più grave. Questo innalzamento delle temperature ben oltre la media va infatti chiamato con il suo vero nome, ovvero “cambiamento climatico”.
Ne abbiamo avuto la prova diverse volte durante questi primi mesi del 2022. I primi 35 gradi raggiunti già a fine aprile in alcune regioni italiane ed i più recenti fenomeni di siccità che hanno coinvolti alcuni dei maggiori fiumi d’Italia, sono solo l’ennesimo segnale del peggioramento del cambiamento climatico.
Non si tratta quindi di una fase passeggera, ma di una situazione che potrà solo che peggiorare col tempo. Cosa ci dovremo aspettare, dunque, nei prossimi anni? Il tutto dipende da quello che il pianeta è disposto a fare per poter arginare il problema e far sopravvivere la razza umana. Cerchiamo quindi di comprendere quali siano le possibili strade da percorrere e quali sono le nostre prospettive di vita futura.
Cause e conseguenze del cambiamento climatico
Partiamo da un presupposto basilare: sulla Terra sono sempre avvenuti cambiamenti climatici e questo a cui stiamo assistendo è solo l’ennesimo di una lunga lista.
Durante questi cambiamenti, però, sono avvenute in concomitanza anche tante estinzioni di massa, poiché il pianeta può adattarsi, ma gli esseri viventi che lo abitano non sempre hanno la possibilità di farlo.
In aggiunta, c’è da dire che in questo caso il cambiamento climatico è causato dall’essere umano che, durante i secoli, ha prodotto tonnellate e tonnellate di anidride carbonica che non hanno fatto altro che velocizzare il processo di cambiamento del clima terrestre.
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Ad oggi, si è registrato l’aumento della temperatura media globale di ben 1 grado celsius, un numero che potrà sembrare irrisorio ma che in realtà equivale ad un valore che basta per ottenere conseguenze catastrofiche.
Con solo un aumento di solo 1 grado, infatti, si ottiene un calore tale da far sciogliere sia il manto nevoso che il ghiaccio marino, causando temperature da record in ogni zona del pianeta.
Questi picchi di caldo record sono ovviamente causati dall’elevata quantità di anidride carbonica presente ormai nell’atmosfera. Una quantità determinata da azioni umane come il disboscamento o l’utilizzo di combustibili fossili.
Di questo passo, entro il 2050 si prevedono innalzamenti di circa 5 gradi Fahrenheit della temperatura globale. Tuttavia, questo trend può essere quanto meno rallentato mettendo in atto le giuste soluzioni.
3 modi per combattere il cambiamento climatico e sopravvivere
Ma allora cosa fare per poter continuare a vivere, o almeno sopravvivere, sul nostro pianeta? Come abbiamo accennato in precedenza, il cambiamento climatico è un problema con cui fare i conti ora più che mai per via del repentino peggioramento.
Non si tratta però di una situazione irreversibile, poiché, per quanto ritornare alle temperature medie di anni fa sia pressoché impossibile, quello che si può fare è limitare i danni agendo quanto prima. Vediamo allora quali sono le strade da prendere per sopravvivere a questa catastrofe naturale.
- Più aree verdi
L’inverdimento urbano è il primo passo per contrastare la costante emissione di anidride carbonica. Basta camminare per le strade di città per accorgersi della differenza di calore tra un tratto sull’asfalto ed un tratto di strada immersa nel verde. Gli alberi sono infatti in grado di raffreddare le città grazie alla loro capacità di rilasciare vapore acquea durante la fotosintesi clorofilliana.
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- Architettura eco-sostenibile
Il tipo di architettura corretta può fare la differenza in tempi di emergenza climatica come quelli che stiamo vivendo. Parliamo di tipologie di architettura che fanno uso di materiali riflettenti, tetti termici di colore chiaro e ancora vicoli stretti e cortili interni. Si tratta di tante piccole escamotage, unite a materiali idonei, che permetterebbero di abbassare la temperatura delle aree urbane.
- Ventilazione naturale
Durante l’estate, la maggior parte dei combustibili fossili è utilizzata dai condizionatori, accesi talvolta anche incessantemente. La ventilazione naturale sarebbe quindi un’ottima soluzione per ridurre l’inquinamento da parte dei condizionatori. Un recente studio statunitense ha infatti stimato come la ventilazione naturale possa ridurre fino all’80% l’utilizzo di condizionatori, mantenendo anche la temperatura esterna ad una temperatura accettabile.