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Lifestyle

Caldo torrido, perché provoca stanchezza e spossatezza? Scopriamolo insieme

Temperature elevate e clima rovente generano stanchezza e spossatezza, come mai, con il caldo torrido, ci sentiamo deboli e abbiamo sempre sonno?

Stanchezza sul lavoro (Pixabay)

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Già a partire dalla primavera si inizia ad avere sempre sonno, ma è con l’arrivo dell’estate che il nostro corpo subisce un forte squilibrio. Caldo, afa, temperature roventi, ci fanno sentire stanchi, pigri, apatici e insonnoliti. Come mai? Perché dormiamo male, il caldo, infatti, impedisce al nostro corpo di termoregolarsi, quindi non riposiamo come si deve e ci alziamo già stanchi.

Sonnolenza e stanchezza sono sintomi del tutto normali durante l’estate. Tra l’altro, un’estate come questa, che ha infranto ogni record, mette davvero a dura prova il nostro fisico. Il problema non è tanto il giorno, ma la notte. Il corpo, nella notte, non riesce a disperdere calore e non riesce a rilassarsi, non raggiungendo la temperatura corporea giusta per rigenerarsi.

Debolezza e sonnolenza, i sintomi causati dal caldo torrido

Uomo vestito che riposa (Pixabay)

Dormire bene significa far raggiungere al corpo la temperatura adatta. In funzione della termoregolazione, il corpo si adatta, inducendo rilassatezza. La temperatura corporea si abbassa di un grado durante la notte, distribuendo calore ai capillari degli arti. Quando però le temperature sono così alte, il corpo fatica di più a termoregolarsi. Faticando maggiormente, impedisce di farci addormentare serenamente.

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Senza contare che un ambiente caldo interrompe più volte il sonno, facendoci svegliare ripetutamente. Va da sé che, la mattina seguente, ci sentiamo stanchi e abbiamo ancora sonno. È naturale, riposando male durante la notte. Il caldo, inoltre, stravolge la melatonina, l’ormone prodotto dal corpo nel sonno e che ci fa riposare, andando a intaccare le funzionalità del cervello. Il cervello lavora tanto durante il sonno, attraversando quattro fasi:

  1. Veglia
  2. Sonno leggero
  3. Sonno profondo
  4. Fase rem
Insonnia e cattivo riposo (Pixabay)

L’intero ciclo ha durata di circa 90 minuti, ripetendosi per tutta la notte almeno 4/5 volte. Tuttavia, a causa del caldo, le ultime due fasi sono disturbate, questo perché sono maggiormente legate alla temperatura. Dormire in una stanza fresca favorisce l’addormentamento e il sonno, il caldo invece compromette il buon riposo, quindi ci alziamo al mattino non riposati.

In particolare, il caldo incide fortemente sulla fase rem, la più importante per dormire, riposare e stimolare la funzione del cervello. Nella fase rem, il cervello regola le emozioni e le sensazioni, è una sorta di “camera di equilibrio”. Se questo passaggio viene disturbato, non riposiamo bene e il giorno dopo siamo sotto stress, confusi, insonnoliti e non riusciamo bene a controllare le emozioni.

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Se avere sonno diventa costante e si accumula, si raggiunge una condizione mentale di forte stress, che può sfociare in atteggiamenti ostili, irrequietezza e aggressività. Dormire poco e male non fa bene alla salute e alle nostre funzioni cognitive. Il caldo mette a dura prova le nostre notti, dormire poco e avere una qualità di sonno pessima per lungo tempo può compromettere la nostra salute.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.