I polli hanno la capacità di riconoscere i prodotti che gli preferiscono mangiare. Inoltre in pochi sanno che sono grandissimi amanti delle verdure
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I polli sono grandissimi amanti di frutta e verdure. Queste possono essere mischiate, senza nessun problema per la loro salute, al classico mangime. Basta solo tagliarlo o frullarlo in piccoli pezzi così che questi animali riescano a beccarlo senza problemi. Ma tra le domande che molti giovani allevatori si pongono riguardano il consumo del sedano. Ecco la risposta questo interrogativo partendo da un presupposto: i polli che razzolano liberi all’aia riconoscono i prodotti che sono sicuri da mangiare.
I polli possono mangiare il sedano?
Tagliamo subito la testa al toro: sì, il sedano può essere dato senza problemi ai polli. Quest’ortaggio infatti è un’ottima soluzione per questi animali. Si tratta di un probiotico naturale e, inoltre, aiuta a mantenere sano il tratto digestivo essendo una fonte naturale di fibre che promuove la regolarità. Inoltre il sellero contiene riboflavina, una sostanza utile per la crescita del pollo, ma anche tante altre vitamine e minerali come calcio, vitamina B6, acido pantotenico, vitamine A, C e K, e magnanese. Oltre a 12 tipi di antiossidanti.
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Affinché i galli riescano a mangiare il sedano a dadini, specialmente i gambi scartati dalla cucina. Infatti se si dovessero dare i gambi interi avrebbero difficoltà nel romperli. Per quanto inerente invece le parti di questo ortaggi si possono a questi animali ruspanti tutte le parti del sellero compreso il gambo e le radici, non commestibile per gli esseri umani. Senza dimenticare che le foglie sono un concentrato di vitamina C, potassio e calcio, quest’ultimo fondamentale per le galline ovaiole.
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Galli, galline e pulcini si possano divertire a mangiare il sedano senza nessuna controindicazione. E’ bene ricordare questo deve essere un elemento in più da far mangiare a questi animali. La linea guida del 90/10, dove il 90 % della loro dieta deve essere il mangime formulato apposito, e solo il restante 10 % deve provenire da avanzi e prelibatezze
