I cavalli sono stremati e in tanti non riescono a sostenere la fatica e le alte temperature. Un altro segnale del caldo torrido in Italia.
I cavalli stremati per via del caldo sono un’amara realtà. Infatti, ci sono tantissime realtà dove i cavalli sono utilizzati per calessi o carrozze, anche per dare un’attrazione turistica in più. Per le persone che lavorano con questi animali si tratta di lavoro. Le alte temperature non colpiscono solo gli esseri umani, ma anche i nostri amici cavalli. In più, per loro l’essere umano è un peso che hanno sulla schiena o direttamente – come avviene nell’equitazione – o con l’aggiunta anche del peso del calesse. Cosa succede quando questi animali soffrono il caldo?
Cavalli stremati per il caldo torrido: le normative a Firenze e non solo
Una normativa specifica a Firenze prevede che i cavalli non possano trasportare persone o carrozze se fuori ci sono più di 35 gradi all’ombra. L’obiettivo è quello di proteggerli dalla disidratazione e dalla fatica. Anche il sindaco di Pisa ha obbligato gli operatori del settore a lasciare gli animali nelle stalle fino al prossimo 15 settembre. Gli animali non potranno essere utilizzati dalle 11:30 alle 16:30.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Animali da affezione, fanno bene all’umore e alla salute
Purtroppo, tra i cavalli ci sono già delle vittime. Infatti, a Matera e a Firenze due cavalli stremati si sono accasciati al suolo mentre stavano trasportando una carrozza. I cavalli non ce l’hanno fatta per via della fatica e del caldo. Oltre a questo, è anche importante sapere che queste normative a livello locale ci sono per evitare questa strage. Si spera soltanto che altri comuni possano imitare queste normative e farle proprie.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Cavalli morti per sfruttamento. Esposto alla procura di Matera in difesa degli animali
I cavalli stremati sono tra le vittime del caldo, accanto agli esseri umani e agli altri animali. Purtroppo, la situazione in Italia è molto rischiosa. Infatti, le temperature stanno salendo sempre di più, quindi anche noi umani siamo a rischio. Anche se c’è una corretta idratazione e si resta a casa nelle ore più calde, ci si deve anche proteggere dal sole.
