Orto biologico: fare a meno di pestidici nocivi per ambiente, vegetazione e biodiversità è possibile. Segui i nostri consigli.
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Le conseguenze ai danni dell’ambiente apportate dalle più comuni metodologie di coltivazione sono molteplici. Le monocolture che ricalcano il modello della produzione su scala industriale si servono difatti di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Questo modus operandi è finalizzato all’ottenimento di una rendita agricola non in linea coi ritmi naturali e biologici delle piantagioni. Cosa fare? Oggi cerchiamo di capire come organizzare e amministrare un orto biologico senza arrecare danni all’ambiente.
L’alimentazione è il parametro principale da soddisfare nella scala dei bisogni umani. La monocultura, metodo più diffuso di coltivazione, consente di ottenere una grande quantità di esemplari della medesima specie vegetale in tempi stretti. Lo scotto da pagare: falde acquifere e terreni inquinati, alimenti contaminati da pesticidi e fertilizzanti chimici.
Per favorire la crescita sistematica di una medesima specie vegetale anche fuori stagione, l’uomo è ricorso a fertilizzanti e pesticidi chimico- sintetici. Il problema è che queste sostanze finiscono assorbite interamente dal terreno e arrivano ad inquinare le falde acquifere sottostanti, le stesse da cui poi attingono le piantagioni per il nutrimento.
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Queste sostanze impiegano circa 50 anni a disgregarsi totalmente e l’aspetto inquietante è che diventano parte essenziali dei frutti del raccolto che poi mangiamo. Una nuova idea di coltivazione è possibile? Certo che sì. Ecco spiegato in modo semplice ed efficace come dare vita ad un orto biologico.
Parti dal nutrimento in grado di fertilizzare le piante. Sembra poco intuitivo ma in realtà dovrai occuparti di nutrire la fauna del terreno che a sua volta sarà capace di nutrire le piante attraverso il riciclo di sostanze organiche. Realizza del compost e utilizza concime naturale a base di letame.
Coltiva a rotazione specie sempre diverse. La rotazione di colture e semi arricchirà il suolo: questo metodo di coltivazione è definito “pluricoltura naturale“. Coltiva assieme piante affini fra loro. Ad esempio, se hai coltivato del pomodoro, si troveranno bene vicino a lui la Borragine e il Basilico.
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Come anti-parassitario e pesticida utilizza la natura stessa. Se le tue piante sono attaccate dagli afidi, fa in modo di diffondere e attirare altrettante coccinelle nell’orto, loro naturali antagoniste. Allo stesso modo alcune piante aromatiche sono efficacissime in questi casa. Prepara del macerato d’ortica o serviti dell’olio di Neem ed il gioco è fatto.
Anche assenzio, equiseto e felce sono ottime contro i parassiti. Assicurati di garantire al terreno la giusta dose di areazione. Per farlo dovrai arare la superficie del terreno favorendone dinamismo e conseguente ossigenazione. Se possiedi delle galline sentiti libero di farle razzolare sul terreno prima di una nuova semina. Aiuterà di certo.