Il caldo e la cattiveria, un binomio che conosciamo tutti. Ma quali sono i motivi? Andiamo a scoprirlo
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Il caldo eccessivo influenza negativamente l’umore rendendoci più aggressivi. Che il fattore clima abbia un legame con la nostra capacità di autocontrollo è innegabile e ne troviamo infatti una spiegazione scientifica. Dando per assodato che tutti gli essere viventi risentono del caldo afoso.
Esistono quindi degli effetti del caldo sulla psiche umana. Le conseguenze a livello neurologico dei colpi di calore sono note, ma anche l’aggressività subisce il peso delle temperature troppo elevate. L’influenza sulla mente e l’umore aumenta il disagio e l’irritabilità. Ma quali sono i motivi?
Il caldo eccessivo può gravare su alcune persone, in modo particolare, rendendole più aggressive e violente. Alcuni studi spiegano il legame esistente tra l’aumento delle temperature e l’aumento delle violenze, in particolare nei paesi più caldi. Mentre al nord, nei paesi più freddi, l’aggressività si riduce notevolmente.
Il caldo influenza dunque l’umore, arrivando a modificare lo stato d’animo. Aumentano l’ansia, la depressione e lo stress. Nei soggetti poi già mentalmente alterati si arriva a registrare un’escalation vera e propria della violenza verso gli altri.
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Senza arrivare ai veri episodi di violenza, indubbiamente il caldo influenza negativamente la nostra capacità di autocontrollo. Siamo più irritabili e scontrosi, perdiamo facilmente la calma e la pazienza, con tempi e modi di reazione che cambiano in peggio.
L’equilibrio della nostra mente in buona parte lo regola il sonno. Quando inizia a far buio il nostro organismo inizia a produrre la melatonina che abbassa la nostra temperatura corporea per avvicinarci al periodo di sonno notturno. La regolazione della temperatura corporea durante il giorno è determinata dal cortisolo, l’ormone dello stress.
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La mancanza del corretto sonno ristoratore nei periodi di afa estiva amplifica le emozioni negative durante il giorno. La buona qualità del sonno è fondamentale per vivere poi al meglio le ore diurne. D’estate le ore di sonno si riducono naturalmente a causa dell’aumento delle ore di luce. La melatonina stessa si forma successivamente e si tende ad andare a dormire più tardi.
Meno sonno più stress, è questa la motivazione principale che ci rende più scontrosi di giorno. E quando fa molto caldo le difficoltà ad addormentarsi aumentano, il sonno è più leggero e si fa molta fatica a restare addormentati per entrare nelle fasi di sonno profondo. Il sonno della fase rem è fondamentale per attivare in noi tutti quei processi riparativi e rigenerativi fisiologici.
Il consiglio è di recuperare durante il giorno il sonno notturno perso. Pochi e brevi pisolini, al massimo di mezz’ora, potranno riconciliarci con la vita e ridonare la carica energetica giusta per affrontare le calde giornate estive. Stanze fresche, abiti leggeri e non bere troppo alcool aiuteranno poi il sonno notturno.