Orda di meduse ripresa a nord d’Istraele. Il video, girato a largo della città di Haifa, ha dell’incredibile. Cosa sta succedendo?
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Circola sul web da qualche giorno un video che riporta l’immagine di un gommone nelle acque della baia di Haifa. Il frame raffigura il gommone circondato da meduse, ma non qualche medusa, una distesa di meduse diffusa a macchia d’olio attorno alla piccola imbarcazione.
Il video è stato diffuso sul web dall’Israel’s Nature and Parks Authority. Cosa sta succedendo? Perchè questo imporvviso flash mob di meduse nel settentrione d’Israele?
Il video mostra un mare completamente puntinato di bianco, le meduse hanno completamente circondato un gommone a largo delle acque della baia di Haifa. L’Israel’s Nature and Parks Authority, al stessa che ha diffuo il video sul web, ha dato anche una spiegazione precisa al fenomeno.
Le meduse sono aumentate esponenzialmente per l’inquinamento degli oceani. Semba un controsenso ma così non è. Questo stato di cose ha infatti portato alla decimazione dei predatori naturali delle meduse che sono perciò andate in contro ad una crescita esponenziale.
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Il fenomeno risale a martedì, molte delle meduse si sono arenate. Il direttore dell’INPA (Istael Natural and Parks Authority), Raya Shuraki insieme alla Marine Enforcement Unit hanno avvistato il fenomeno rendendolo pubblico. L’INPA ha inoltre affermato che il fenomeno è direttamente riconducibile a cause umane.
Siamo noi, in poche parole, ad aver determinato questo anomalo aumento di meduse. Fra le attività antropiche rientrano lo scavo del canale di Suez, il danneggiamento della biodiversità, in particolare dei predatori delle meduse, causato dalla dispersione in mare delle acque reflue.
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Fra i predatori delle meduse il pesce luna oceanico e le tartarughe marine sono i più colpiti. Le meduse si sono arenate in quantità spaventose sulle spiagge istraeliane da nord a sud. Il fenomeno è monitorato attraverso un’app di segnalazione ad uso dei cittadini.
Le segnalazioni sono arrivate numerose e interessano le spiagge di Hdera, Netanya, Tel Aviv, Bat Yam e Ashdod. Nell’attesa che queste anomale circostanze trovino fine, la speranza è che l’invasione di meduse non si espanda sino alle coste italiane. E’ giunto il momento per l’uomo di rivedere il proprio modo di produzione e sistema economico.