Le temperature torride di questa estate stanno causando problemi anche agli animali, in particolare anche agli orsi polari presenti nei parchi zoologici.
L’orso polare è da sempre considerato uno degli animali più belli. Nell’immaginario comune viene concepito come un animale circondato da un paesaggio completamente innevato (riesce a sopportare delle temperature estremamente rigide). Può adattarsi tranquillamente a temperature che possono arrivare fino a -10°, anche se, nell’artico, le temperature possono scendere anche a -50°.
Molto spesso questa particolare specie di orso si trova anche in alcuni parchi zoologici, in territori che hanno un clima ben diverso da quello dell’artico. Ma come può un orso polare sopravvivere a delle temperature che possono oscillare tra i 30 e 40 gradi?
È una questione che sta molto a cuore agli animalisti. Nello specifico, al centro della questione ci sono gli orsi polari presenti nei parchi zoologici presenti nel sud Italia. Andiamo a scoprire nel dettaglio cosa è successo.
Gli orsi polari sono presenti anche nello zoo di Fasano di Puglia dove, in questo periodo, si registrano delle temperature di quasi 40 gradi. Un problema segnalato più volte dagli animalisti che non concepiscono di vedere gli orsi polari in ambienti molto diversi dal loro habitat naturale e, quindi, in condizioni di enorme sofferenza.
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Già qualche anno fa la stessa amministrazione dello zoo di Fasano di Puglia è intervenuta sull’argomento: ha fatto presente come, anche al Polo Nord, si registrino spesso delle temperature di oltre 20 gradi rispetto a quelle solite. Ma non solo. L’amministrazione dello zoo ha anche posto un altro quesito: come mai non viene fatto lo stesso discorso per quanto riguarda le differenze di temperatura che si stanno registrando al Polo Nord?
La questione posta dagli animalisti, a dire il vero, non si limita alle sole temperature diverse rispetto al Polo Nord. Sotto la lette d’ingrandimento anche le condizioni di sofferenza a cui gli orsi polari sono sottoposti: rinchiusi in aree di cemento completamente diverse rispetto alle grandi distese innevate dell’artico.
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Proprio per questo motivo, l’associazione META, movimento etico tutela animali ed ambiente, ha lanciato una petizione sul famoso sito change.org in cui chiede di intervenire. Una richiesta d’aiuto destinata sia alla regione Puglia sia al governo stesso in modo da liberare gli orsi polari e restituirli a quello che è un habitat più congeniale alle loro caratteristiche.