Villaggio dei puffi, esiste davvero e si trova in Italia: impossibile non visitarlo

Non è più mera fantasia, il villaggio dei Puffi esiste davvero ed è in Italia, esattamente in Liguria: impossibile non visitarlo.

casette dei puffi Liguria
Casette a forma di fungo (foto dal profilo Instagram di rayhenarchs)

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Una notizia entusiasmante per grandi e per piccini, il villaggio dei Puffi, luogo incantato dei fumetti francesi, esiste davvero. Si trova in Italia, a Bardineto, bellissima località in provincia di Savona. Qui è possibile far visita a questo villaggio che sembra uscito da una favola, e che comprende un agglomerato di casette a forma di fungo.

Un piccolissimo villaggio dai tetti blu/neri e le pareti bianche, immerso nel bosco ligure. Il creatore del piccolo villaggio puffesco è Mario De Bernardi, esperto di lavori manuali e di muratura, il quale ebbe l’idea, tra gli anni ’60 e ’70, di costruire queste casette a forma di fungo. Il tutto, per dichiarare il suo amore nei confronti di questi simpatici e minuscoli personaggi blu.

Tappa obbligatoria per i turisti: il villaggio dei Puffi di Bardineto

villaggio dei puffi Bardineto
Villaggio dei puffi Bardineto (profilo Instagram di raccontolamialiguria foto di loredana_bisio)

Bardineto è un antico borgo situato in alta val Bormida e scolpito in un paesaggio boschivo, famoso per la produzione del legname. Le montagne che circondano il paese nascondono grotte carsiche, paradiso per speleologi. L’artista De Bernardi decise di incastonare il bosco con le sue meravigliosi creazioni, in modo da ammaliare i passanti con la sua fantasia.

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E così, in mezzo alla vegetazione, ricca di betulle, di faggi e di castagni, ecco che spuntano queste belle casette dei Puffi, rendendo omaggio anche al territorio, così ricco di funghi, appunto. Trattasi di vere abitazioni, che un tempo erano affittate ai turisti, comprensive di barbecue, legnaia e forno. Oggi, queste case sono di proprietà privata, quindi difficile alloggiarvi per una breve vacanza.

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I proprietari dell’agglomerato, tuttavia, non escludono di poter riaffittare le case a forma di fungo ai turisti, magari in un prossimo futuro. Ora sono a lavoro per pulire l’intera zona e gli interni delle abitazioni. Comunque, sono tranquillamente visitabili dall’esterno. L’area, essendo privata, è recintata e presenta diversi cartelli dove si avverte della proprietà privata, ma si può fotografare all’esterno. È comunque un’esperienza fiabesca che riporta a galla sopite memorie giovanili.

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