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Caravella portoghese, cosa fare in caso di ustione

La caravella portoghese sta minacciando i nostri mari, cosa fare nel caso di ustione? Impariamo a conoscere questa specie acquatica non originaria delle nostre zone. 

Caravella portoghese acque mediterranee – Instagram

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La caravella portoghese nell’ultimo periodo sta minacciando i nostri mari. Nonostante la sua presenza in loco viene fatta risalire alla metà dell’Ottocento, al giorno d’oggi si assiste ad una proliferazione incontrollabile, le elevate temperature e l’acqua calda dei mari accoglie questo esemplare curioso e subdolo.

Trattasi infatti di un sifonoforo ovvero un organismo coloniale composto da quattro tipi di polipi che hanno tra loro un legame di interdipendenza e svolgono altresì funzioni diverse. Galleggia in acqua in maniera apparentemente innocua ma sotto sprigiona dei tentacoli che possono persino raggiungere la lunghezza di 30 metri aumentando quindi la possibilità di essere colpiti. Come fare in caso di ustione? Ecco cosa c’è da sapere sul punto.

Caravella portoghese, un allarme per i nostri mari

caravella portoghese riva al mare – Pixabay

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Proprio di recente, la caravella portoghese ha fatto notare la sua presenza a Catania: pochi giorni fa infatti ha colpito una signora mentre stava facendo il bagno e riportando conseguenze non indifferenti come voltastomaco e vomito. La bagnante  è stata portata presso l’Ospedale San Marco della città etnea. E’ importante quindi imparare a conoscerla e capire come fare per ridurre il più possibile i danni derivanti dall’ustione.

Per prima cosa bisogna rimuovere tutti i residui di tentacoli presenti sulla parte del corpo interessata e fare dei primi impacchi a base di acqua per attenuare il dolore, prima in acqua salata e poi in acqua dolce calda a 45° C per una ventina di minuti. Dopodiché sulla pelle puoi applicare del bicarbonato oppure gel astringente al cloruro di alluminio. Da evitare assolutamente impacchi di alcol, ammoniaca o aceto.

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E’ comunque importante rivolgersi a chi di competenza, quindi andare al Pronto Soccorso o alla Guardia Medica piu’ vicina, il tempismo è assolutamente importante in questi casi. La caravella portoghese sarebbe una delle creature marine più pericolose per un bagnante, questo quanto dichiarato dall’Università di Catania che ha lanciato l’allarme ed ha invitato la comunità cittadina a prestare – viste le ultime vicende – una particolare attenzione.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.