Diamo uno sguardo alla coltivazione e alla cura di cui necessita l’Anthurium, una pianta bellissima originaria del Centro e Sud America.
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Di Anthurium ne esistono tantissime varietà, si parla quasi un migliaio, tutte piante perenni originarie del Sudamerica e dell’America Centrale. Si tratta di una pianta molto resistente, che cresce sana a temperature calde. l’Anthurium, detto anche Anturio, è talmente bello da essere coltivato in casa, come pianta da arredamento. Ultimamente è molto richiesto.
Tra l’altro, non necessita di grosse attenzioni, data la sua resistenza. In molti lo conoscono col nome di “fiore di fenicottero”, dati i suoi fiori così grandi e vivaci. Le foglie sono grandi anch’esse, molto vivaci e spesse, e presentano una forma particolare, che somiglia a un cuore. In realtà, i fiori della pianta sono anch’essi delle foglie, mentre il vero fiore è lo spadice centrale, composto da numerosi fiorellini.
Essendo una pianta perenne, l’Anthurium produce fiori tutto l’anno. I fiori hanno due mesi di vita, dopodiché affrontano il loro periodo di riposo, che dura tre mesi, e poi si riprendono. La pianta prosegue questo ciclo per tutto l’anno. La varietà più diffusa di Anthurium è l’Adreanum, dalle foglie a forma di cuore e presente in tante colorazioni: rosa, rosso, giallo lilla e anche colori sfumati.
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Ogni varierà di questa pianta present foglie dalle caratteristiche uniche. Per questo motivo è molto amata e presente in tante abitazioni. In natura, la pianta cresce nelle foreste pluviali dell’America e dei Caraibi. Non cresce in spazi aperti, ma nasce ancorata alla base degli alberi. Questo perché necessità di ombra e di umidità. Per coltivarla correttamente in casa, dunque, occorre replicare tale habitat.
Bisogna fare attenzione a mettere in casa l’Anthurium, specie se abbiamo bambini e animali domestici, poiché le foglie sono tossiche, quindi non devono essere masticate. Qual è il suo habitat ideale? Come accennato, per la corretta coltivazione dobbiamo posizionare la pianta in un ambiente caldo, luminoso e umido. Magari in bagno, oppure in una veranda, questi sarebbero i luoghi ideali.
Occorre nebulizzare regolarmente le foglie e annaffiare il terreno, mentre bisogna rinvasare in vasi più grandi solo quando le radici stanno fuoriuscendo. La luminosità deve essere abbondante, ma non bisogna mettere la pianta sotto i raggi diretti del sole. La temperatura che più gradisce è compresa tra 15° e 25°, e deve essere posizionata lontano da fonti di calore. Il terriccio idoneo è un mix di compost senza torba, va bene il compost utilizzato per le orchidee.
Se in primavera e in estate, l’Anthurium necessita di tanta acqua, ma senza ristagni, in autunno e in inverno le irrigazioni devono essere meno frequenti. Ogni mese bisogna somministrare fertilizzante a base di potassio, e bisogna nebulizzare e pulire le foglie, ma non i fiori. Ogni tre anni deve essere rinvasato. La pianta si può moltiplicare per talea, basta prendere un stelo lungo circa 10 cm, con attaccate due o tre foglioline, e interrarlo.
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Se la pianta presenta macchie maroni, foglie sbiadite o bruciature, evidentemente l’aria non va bene. Magari c’è prende sole e poca umidità, oppure riceve poca o troppa acqua. Se i fiori sono di colore verde, probabilmente manca l’illuminazione giusta. Se la pianta viene attaccata da parassiti, occorre eliminarli togliendoli manualmente. Se l’infestazione è eccessiva, occorre spruzzare repellenti naturali.