Prato sintetico, non è una buona idea: tutti i motivi per evitare di utilizzarlo

Sebbene possa sembrare un’ottima idea avere un prato sintetico in casa, questo non è prettamente consigliato. Ecco i motivi 

erba sintetica perché non usarla
Un casetta in prato di erba sintetica (Foto di Harry Strauss da Pixabay)

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Tutti sognano di avere una casa con un bel giardino verde brillante e tanti fiori. Anche chi non possiede il celebre pollice verde. Per realizzare questo sogno c’è una soluzione rapida e non troppo esosa: l’installazione dell’erba sintetica. Un rimedio molto utile per avere il proprio esterno sempre perfetto, senza gli impegni richiesti dai prati tradizionali. Rovinare questi chimici non è affatto facile: basti pensare che spesse volte vengono installati anche intorno alle piscine. Però non è tutto oro quel che luccica, visto che il prato sintetico può risultare dannoso per noi e anche per l’ambiente.

Erba sintetica, ecco perché andrebbe evitata

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Un verme in un prato sintetico (Foto di Pasi Mäenpää da Pixabay)

Per capire perché l’erba sintetica andrebbe evitata è fondamentale sapere che la composizione degli steli è completamente in plastica. Essendo quest’ultima, un derivato del petrolio si può capire da solo il perché è altamente inquinante e soprattutto un vero nemico della natura. Questi prati, infatti, risultano estremamente inospitali per le api e per tutti gli insetti impollinatori. Non bisogna mai dimenticare il ruolo che questi svolgono nell’ecosistema: l’impollinazione, un’opera fondamentale per la sopravvivenza del Pianeta. In più, altro motivo per non adoperare i prati sintetici, le api perdono una buona fonte di cibo e di sostentamento.

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Altro dettaglio da non sottovalutare riguarda il surriscaldamento dell’erba artificiale. Questa, a causa della sua composizione chimica, si riscalda più velocemente rispetto a quella naturale aumentando i rischi di ustioni ai piedi o alle zampe degli animali. Si tratta di rischi che spesso sono sottovalutati, ma purtroppo concreti.

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Gli steli, infatti, si possono surriscaldarsi più dell’asfalto contribuendo poi all’aumento delle temperature percepite in città. Al contrario le zone verdi naturali, composte da prati e da alberi, sono ottimi polmoni contro lo smog e l’inquinamento e, grazie al vapore acqueo, rinfrescano l’ambiente. Il caldo poi può giocare un altro brutto scherzo: il completo scioglimento dei fili d’erba che rilascia nell’ambiente particelle sottili altamente tossiche come il benzene, irritante ma soprattutto cancerogena, e il toluene che è anche neurotossico.