Coprifuoco per i lampioni e termosifoni a 19 C°. Il piano italiano per ridurre il consumo di gas

Il piano d’emergenza sul gas è stato approvato in sede parlamentare. I ministri europei parlano di strategie d’urto per anticipare le mosse di Mosca.

Coprifuoco lampioni termosifoni Roma
Lampione (Foto di David Mark da Pixabay)

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L’inverno si avvicina pericolosomente e, con lui, la paura di rimandere al freddo. Il pianto d’emergenza europeo per far fronte alla possibile interruzione di rifornimenti di metano da parte della Russia prevede alcune misure finalizzate al risparmio e all’accumulo di più scorte di gas possibile.

I ministri europei studiano un piano di stoccaggio e distribuzione energetica per i paesi dell’unione che non contempli esclusivamente l’impiego delle rinnovabili, ancora in fieri. L’obiettivo è quello di risparmiare ora il gas per abbassare in inverno la domanda rivolta alla Russia.

Coprifuoco per lampioni e termosifoni a 19 C°. Le strategie europee per affrontare l’inverno

Coprifuoco lampioni termosifoni Cingolani
Roberto Cingolani (Foto di Huffingtonpost da Pinterest)

Fra le strategie previste dal piano europeo di emergenza rientrano possibili chiusure anticipate di attività commerciali e coprifuoco per l’illuminazione pubblica. Il piano, approvato pochi giorni fa dal parlamento europeo, ha come scopo quello di affrancare i 27 paesi dell’unione dalla dipendenza dal gas russo.

Fra le altre strategie di affrancamento rientra una soglia minima di temperatura fissata per i termosifoni a 19C°. Per l’inverno ancora dormiente sarà sicuramente adottata una di queste misure, prepariamoci, quindi. L’Europa gioca d’anticipo e i tagli del 15% sulle forniture di gas sono stati rimodellati in base alle esigenze di ciascun paese.

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Per quanto riguarda l’Italia il risparmio dovrà coprire il 7% della media annua registrata nel’ultimo quinquiennio. Questo è quanto dichiarato dal Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che rassicura gli italiani sull’impercettibilità del cambiamento.

In cifre l’Italia consuma annualmente 70 miliardi di metri cubi di gas, per far fronte alla situazione si sottrarrano a questo numero 4/5 miliardi di metri cubi. Il risparmio sarà concentrato nel lasso di tempo intercorrente dal 1° agosto del 2022 al 31 marzo 2023.

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Probabilmente uno dei provvedimenti consisterà nell’abbassamento delle temperature dei riscaldamenti di almeno 2 C°, si lavora intanto alla richesta di spegnere il 40% dei lampioni per ogni comune. 1/3 del gas impiegato dal nostro paese serve per illuminare e riscaldare e il 50% dell’elettricità necessaria viene prodotta proprio con il gas.

Fra le misure da impiegare sulla gestione delle attività commerciali si vocifera sulla possibile chiusura dei negozi alle 19, degli uffici alle 17 e 30 e dei locali alle 23:00. Ciascun paese europeo gestirà questo aspetto come crede emanando un piano nazionale.

Cingolani rassicura gli italiani affermando che nonostante l’Italia dipenda per il 95% dalle esportazioni est-europee, già entro l’inizio dell’inverno sarà quasi completamente autonoma. Entro la fine del 2023 la situazione si sarà di certo stabilizzata.

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