In tutte le città ci sono le isole pedonali, ma nessuna in Europa è come quelle del Lazio. Ecco perché e come funziona.
Le isole pedonali sono un ottimo modo per rilassarsi, ma nel Lazio si sono superati. Infatti, c’è qui un borgo che si chiama Artena. Si trova in mezzo ai Monti Lepini. Per questo, ci sono solo due modi per raggiungerla ed entrambi prevedono che si abbandoni l’auto parcheggiata a valle. O si procede a piedi, oppure… A dorso di mulo!
Solo gli asini e i muli sono in grado di trasportare persone e cose lungo questi sentieri impervi di montagna, regalando anche uno spettacolo incredibile. I muli hanno un sentiero battuto, mentre chi sceglie di andare a piedi deve fare i conti con i gradini.
La spesa vale l’impresa, perché il paesaggio è davvero straordinario e non manca di regalare grandi soddisfazioni. In realtà, in questo luogo incantato c’è anche chi ha deciso di viverci: 1.500 abitanti hanno rifiutato auto e bici e hanno scelto il mulo, occupandosi anche della specie.
In generale, gli abitanti della più grande delle isole pedonali del Lazio e dell’Europa vanno a piedi. Si fanno aiutare dai muli quando devono portare carichi pesanti, come arredamento, mobili e cibo. Anche queste persone devono vivere e, di conseguenza, alcuni generi di prima necessità devono salire.
Questo non significa che gli animali siano sfruttati, anzi. I residenti provano una grande gratitudine per loro, tanto che c’è una statua dedicata ai muli che il sindaco ha voluto erigere in paese. Il monumento si trova all’ingresso nel borgo.
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Il paesaggio è talmente spettacolare che non si può fare a meno di ammirarlo. Per questo, Artena è stata anche un set cinematografico naturale. Qui, nel 1968, è stato girato il Romeo e Giulitta di Zeffirelli e in tanti ricordano queste atmosfere, che sono rimaste come allora.
Il fascino di questi luoghi è rimasto quello di allora, anche per via del valore storico di questo territorio. Infatti, oggi è possibile ammirare questo luogo incantato perché è stato eretto a strapiombo nel lontano 404 a.C. È davvero moltissimo tempo fa e già da allora si usava il mulo per potersi muovere.
Qui il tempo sembra essersi davvero fermato e doversi muovere a dorso di mulo non spaventa i turisti, che ne restano affascinati. Non bisogna andare così lontano per apprezzare la bellezza di Artena, perché ci sono diversi aneddoti per scoprirla.
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Per esempio, il borgo ha ospitato Garibaldi nel 1849, durante la sua fuga da Roma. Infatti, la configurazione a strapiombo dava un vantaggio tattico strategico alla fortezza di Montefortino dove era ospitato l’eroe dei due mondi. Insomma, altro che isole pedonali cittadine: nel Lazio si fanno le cose in grande, con un borgo che diventa casa per abitanti e muli.