Dopo il ritorno a Roma della vespa orientalis, sulle spiagge è tornato a far paura il pesce ragno. Il problema è come cacciarla
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Nelle ultime settimane a Roma è tornata a far paura il ritorno della Vespa orientalis, la vespa che si nutre di rifiuti organici e in putrefazione, il cui veleno è emolitico ed epatotossico e potrebbe provocare danni al fegato. Ma non si tratta dell’unico animale estremamente velenoso che in queste ore è tornato. Infatti sulle spiagge del Regno Unito sono alle prese con il pesce ragno.
Il pesce ragno è considerato il pesce più tossico che vive nei mari che circondano il Regno Unito. Colpa delle sue punture estremamente dolorose e velenose che spaventano i bagnanti. Un pesce da non sottovalutare perché con le sue piccole dimensioni (8 cm) si nasconde sotto la sabbia, lasciando fuoriuscire solo le spine dorsali. L’eventuale contatto dell’epidermide con queste è talmente forte, soprattutto per intensità, che è paragonabile solo a quello del parto.
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Gli esperti d’oltremanica consigliano l’utilizzo di scarpe da spiaggia anche in acqua così da evitare la possibile puntura. Non bisogna dimenticare poi che questi terribili pesci rappresentano una minaccia per i cani che, sebbene potrebbero indossare delle scarpette, verrebbero rimosse in poco tempo visto che non sono troppo tollerate da loro.
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Le principali segnalazioni di persone che sono state colpite sono arrivate lungo la costa di Gwynned in Galles. L’intensità del dolore è molto varia e tiene a mente diverse variabili come: la dimensione del pesce, il modo in cui viene colpito e la sensibilità della persona al veleno del pesce. Sebbene poi la punta del pesce ragno sia estremamente dolorosa molto difficilmente – è bene sottolineare – provoca danni. Se invece questi dovessero presentarsi vuol dire che la persona colpita ha anche altre patologie in corso, oppure che lo sfortunato punto sviluppi una forte reazione allergica.