Gli ultimi dati sulle vacanze dimostrano come spostarsi in ottica sostenibile anche quando si è molto lontani. Come orientarsi.
Come spostarsi sostenibile è una domanda che non si fanno solo gli appassionati di natura e ambiente. Infatti, sempre più persone si rendono conto dei costi accessori di viaggio e si chiedono se non sia il caso di risparmiare, magari pianificando gli spostamenti. Così si ottengono due vantaggi. L’ambiente ringrazia e anche il portafoglio!
Da dove iniziare per le mete più lontane? Al momento, stando ai dati di una recente ricerca di WeRoad, soloil 43% dichiara di pensare all’ambiente quando sceglie una meta per le vacanze. Una percentuale analoga non ci pensa, mentre il 14% fa una scelta sostenibile, orientandosi di conseguenza.
Il mezzo preferito è anche quello più inquinante: l’aereo ottiene il 51% dei consensi, complice anche i prezzi più bassi delle compagnie low cost. A seguire, c’è il treno con il 28% e l’auto con il 22%. Insomma, non sembra facilissimo prendere la strada giusta. Come fare?
Il 33% degli intervistati sceglie di rinunciare all’aereo. Un altro 30% dichiara che la questione non gli interessa. Invece, un 37% pensa che rinuncerà, ma solo in futuro. Le mete lontane, ma all’interno del proprio Paese, si possono raggiungere anche in treno. In generale, aereo e auto (utilizzata a lungo) sono molto più inquinanti.
In città, invece, spostarsi a piedi è la soluzione migliore per il 57% degli intervistati. L’auto è scelta solo dal 10% del campione, ma deve dividere questo apprezzamento con i taxi. La maggior parte preferisce i mezzi pubblici, quando sono disponibili e le distanze sono lunghe.
La risposta più semplice su come spostarsi tenendo conto l’aspetto sostenibile della vacanza è quindi utilizzare il treno e poi esplorare a piedi, almeno in Italia e nei Paesi vicini. E le mete più lontane?
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Molte persone hanno pochi giorni a disposizione per una reale vacanza. Per questo, si tende a vedere il più possibile nel tempo a disposizione. A fare questa scelta è il 61% delle persone intervistate. Invece, un altro 39% preferisce un turismo lento e più rispettoso del territorio.
Per le mete più lontane, purtroppo c’è anche il problema dell’overtourism. Si tratta di un fenomeno per cui arrivano tantissimi turisti concentrati in un unico punto. Il caso di Venezia li batte tutti, tanto che il sindaco sta cercando di organizzare gli ingressi dei turisti con un biglietto.
Il 55% dei viaggiatori dichiara di non farci caso, ma un 12% sente che la vacanza è stata rovinata. Un altro 34% spiega che dipende dalle circostanze. Per fortuna, almeno per i documenti le cose sono cambiate. Il 61% dei turisti tiene tutto a portata di smartphone, mentre un altro 39% continua a stampare.
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Infine, una voce a parte riguarda gli amici animali. Solo il 3% degli intervistati ama vederli negli zoo, mentre il 47% li gradirebbe nel loro ambiente naturale. Un altro 50% apprezzerebbe vederli in centri turistici dedicati.