Gli alberi ci vengono in aiuto anche per mantenere l’aria pulita, dobbiamo solo scegliere le piante giuste e coltivarle soprattutto in città
Molti sono gli alberi che si possono utilizzare per ridurre la presenza di CO2 nell’aria che respiriamo. La Coldiretti, già in uno studio del 2018, aveva stilato una lista di piante in grado di assorbire Anidride Carbonica, e anche di fare da barriera alle polveri sottili.
Già il 21 Novembre 2020, in occasione della giornata dedicata agli alberi, l’Associazione aveva presentato il progetto di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco di cinque anni sia nelle aree rurali che in quelle metropolitane. Una pianta adulta è in grado – precisa Coldiretti – di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. L’impegno deve essere maggiore nelle città, in quanto è proprio nelle aree urabane che si concentra la maggiore quantità di CO2.
Vediamo insieme quali e quanti sono gli alberi che possiamo piantare per liberare l’aria dallo smog
Nella lista degli alberi anti smog, troviamo l’ Acero riccio, il Cerro, il Ginkgo Biloba, l’Olmo, la Betulla verrucosa, il Tiglio e tantissime altre specie. Sono alberi facili da coltivare. Richiedono poca manutenzione e sono in grado di assorbire, all’incirca, 3000 Kg di CO2 in 20 anni. Hanno una vita molto lunga, in particolare il Ginkgo che può arrivare anche ai 1000 anni. Sono robusti e non hanno particolari esigenze.
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Tra le tantissime specie che ci aiutano a ripulire l’aria, è d’obbligo spendere qualche parola anche per la Paulownia, una pianta che, addirittura, ha un ente no profit in Piemonte che si occupa di studiarla e di portarla alla conoscenza di tutti noi. Ha origini orientali e, sembra che il nome le fu attribuito dallo Zar Paolo I in onore della figlia Anna Paulowna. E’ un albero dai mille risvolti positivi. Assorbe più CO2, ha la crescita più rapida al mondo e i suoi grandi fiori aiutano le api minacciate dal rischio di estinzione. Così la Paulownia potrebbe davvero aiutarci a salvare il mondo. In Piemonte, sono state piantumati più di 3000 alberi. Le sue proprietà sono molteplici e può essere utilizzata ogni sua singola parte.
“Le foglie dell’albero sono un’ottima fonte di nutrizione animale – spiegano dall’associazione – e possono arricchire terreni ipersfruttati rendendoli nuovamente fertili; un albero multifunzione che ben si integra con il regime agrosintropico favorendo la biodiversità“.
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E’ semplice da coltivare. Non richiede particolari cure. Una curiosità: se l’albero viene tagliato, non muore, ma ricresce. I suoi fiori sono bellissimi e molto profumati e ci accompagnano per tutta l’Estate, in più richiamano le api che producono, poi, un miele dalle mille proprietà. Direi che, se abbiamo un giardino, dobbiamo assolutamente averne una.