Il mare quest’anno gioca brutti scherzi, non per colpa sua. Il caldo anomalo non solo spinge le meduse a riva ma alimenta il numero di batteri presenti nell’acqua.
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Il 26 di luglio l’Arpa Emilia Romagna (Arpae) ha registrato il superamento dei limiti consentiti per la balneazione in almeno 28 parametri sui 96 da soddisfare dalle acque.
Alle analisi è seguito il divieto di balneazione in 28 aree della riviera romagnola, il motivo? L’escherichia coli assieme agli enterococchi intestinali. Il batterio era difatti presente in quantità eccessive. Vediamo come è andata a finire.
Batteri nel mare: escherichia coli ed enterococchi intestinali infestano la riviera romagnola
Nel pomeriggio del 26 luglio sono state subito emesse le ordinanze per i divieti temporanei di balneazione. Le aree interessate dai divieti per i valori anomali registrati sono state Goro, il tratto di Pinarella di Cervia, e 26 tratti della costa riminese.
L’Arpea ha definito la situazione anomala. Le cause sono state ricondotte alle particolari condizioni climatiche che hanno probabilmente favorito il proliferare di alterazioni organiche nelle acque marine. Le condizioni meteorologiche inedite hanno avuto un ruolo fondamentale nella questione, si presume.
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La presenza oltre i valori consentiti di E. coli nell’acqua sta ad indicare la possibilità di contaminazione fecale. Questo batterio è proprio dell’intestino di animali a sangue caldo e uomini. Se la sua percentuale supera i limiti consentiti può causare malattie di origine alimentare dal momento che indica una scarsa qualità delle acque.
A seguito dei controlli effettuati martedì 26 luglio sono seguiti altri controlli dal responso, stavolta, positivo. I campionamenti hanno dichiarato come rientate nei limiti normativi le zone di Rimini, Cervia e Bellaria-Igea Marina. I nuovi campionamenti hanno reso possibile la revoca dei divieti di balneazione quindi.
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Decaduti i divieti di balneazione posti in essere nelle 24 ore successive ai campionamenti del pomeriggio del 26 luglio, come da prassi, nel pomeriggio le acque saranno dichiarate di nuovo balneabili. L’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo, rassicura che nel pomeriggio i sindaci ritireranno le ordinanze di divieto temporaneo.