Cloro e pelle: gli effetti a cui non avevi fatto caso

C’è chi al mare preferisce la piscina. Ma la sua acqua celestina che ci rinfresca nelle giornate più calde fa davvero bene alla pelle?
Cloro piscina donna
Donna in piscina (Foto di Pexels da Pixabay)
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La piscina indubbiamente regala grande relax. Non da sottovalutare è la preoccupazione da cui congeda riguardo gli animali e le insidie presenti nei fondali marini, non da tutti apprezzati.
L’acqua celestina delle piscine è preferita da molta popolazione a quella salmastra, nuotare in piscina rinvigorisce il corpo e la mente. Analizziamo però gli effetti del cloro sul nostro corpo e sul nostro organismo in generale.

Cloro e pelle: reazioni benefiche e non fra epidermide e acqua della piscina

Cloro piscina pelle
Crema idratante (Foto di Beate da Pixabay)
Il cloro è uno dei maggiori componenti delle acque delle piscine comunali. La sua funzione principale è quella di uccidere i batteri presenti nell’acqua e per questo è bene conoscerne gli effetti sulla pelle. Il cloro penetra nella pelle attraverso i suoi pori e bisogna stare attenti ad una possibile esposizione prolungata.

Se le nostre nuotate sono troppo frequenti corriamo il rischio di invecchiare la pelle più velocemente. Il cloro secca l’epidermide e facilita la formazione di rughe e linee d’età. Il cloro disidrata la pelle, quindi, e influisce direttamente sulla sua elasticità.

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Se hai la pelle particolarmente sensibile, il consiglio è quello di stare alla larga dal cloro. Questo altera il pH della pelle riducendone il film idrolipidico protettivo. Se presenti eritemi, eczemi o eruzioni cutanee non esporre la pelle al cloro. Allo stesso modo presa attenzione alle possibili interazioni fra farmaci per la cura dell’acne e cloro.

Così come per il film della pelle, il cloro rimuove dai capelli gli oli naturali che li rivestono rendendoli secchi, sfibrati e boco brillanti. Se riesci indossa cuffie in silicone per proteggere i capelli. Tuttavia il cloro riveste un’azione importante in nostra difesa contro batteri, funghi e virus che potrebbero sorgere in piscina.

Allo stesso modo però, se ingerito, il cloro ucciderà anche i batteri buoni presenti nella nostra flora intestinale portando a fastidiose disbiosi intestinali. Il cloro scompone anche le vitamine C ed E. Il cloro infine, lo testimoniano studi autorevoli, favorice la formazione di radicali liberi che, a lungo andare, potrebbero portare al cancro.

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Il cloro è presente in quantità ridotte anche nell’acqua dei rubinetti. Nuotare a lungo nella piscina, che ne presenta ingenti quantità, potrebbe favorire l’insorgere di melanomi. Esistono delle soluzioni. Non fuggire dalla piscina, piuttosto munisciti di prodotti per l’igiene della pelle poco aggressivi e funzionali.

Dopo il bagno in piscina non farti una doccia bollente, falla tiepida e ricorda di utilizzare dei prodotti in grado di reidratare la pelle, seccata dal cloro. Per il viso andrà bene una crema idratante, per il corpo un olio emolliente. Seguendo questi accorgimenti la pelle ripristinerà film protettivo e ph.

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