Granchi blu a Ladispoli, quella del 2022 è l’estate delle sorprese: l’invasione è preoccupante

Granchi blu: cosa sono e perché stanno invadendo Ladispoli? Tutto quello che c’è da sapere sull’invasione che ha fatto notizia.

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(Thomas Hoang – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I granchi blu invadono Ladispoli. Le segnalazioni sono partite una settimana fa, quando nelle acque di Torre Flavia sono comparsi i primi esemplari non originari di questa zona. da dove sono spuntati e cosa sono?

Il granchio di questo colore ha come nome scientifico Callinectes sapidus. Scoperto nel 1896, è noto anche come granchio reale o granchio azzurro. Questi animali appartengono alla famiglia dei Portunidi e sono originari delle coste americane, ma, complici i cambiamenti climatici, stanno arrivando anche da noi.

Qual è il problema? È che questa specie atlantica presenta esemplari che hanno una grandezza di 15 x 23 centimetri – quanto un libro, per capirci. In più, sono molto aggressivi e avidi predatori di bivalvi e di piante. Insomma, sono dei veri distruttori dell’habitat naturale.

Granchi blu a Ladispoli, lo stato dell’arte preoccupa i bagnanti: cosa sta succedendo

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(Gretta Blankenship – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I granchi blu non si erano mai visti nel Lazio. I primi avvistamenti sono stati nel 2008, in Puglia e in Abruzzo. Nel 2019 i loro avvistamenti si erano avvicendati in tutta la penisola, con località finora sconosciute a questa specie, come La Spezia, il Ravennate e la Sardegna. A quanto si apprende, ora toccherebbe al mare di Ladispoli.

Purtroppo, si tratta di animali che danneggiano moltissimo l’ecosistema, perché sono capaci di mangiare qualsiasi cosa si trovino davanti. Il che li rende anche aggressivi nei confronti dell’Uomo. Questi crostacei si riproducono molto facilmente, basta che abbiano delle condizioni favorevoli anche per poco.

Infatti, proprio per via della loro origine nell’Oceano Atlantico, sono in grado di sopravvivere anche alle escursioni termiche, quindi i cambiamenti climatici per loro sono un vero toccasana per proliferare indisturbati.

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Il granchio è in grado di conquistare zone anche molto estese, fino a 60 metri di profondità. Per questo, è un vero anatema per l’habitat naturale e per l’economia del mare. Basti pensare che per la pesca sono un problema serio, perché si mangiano anche le alghe di cui dovrebbero cibarsi i pesci più piccoli, alla base della catena alimentare marina.

In più, nei nostri territori ci sono allevamenti di cozze e di vongole, che rischiano di scomparire. Non è difficile parlare di effetto Xylella con loro. Non sono parassiti, sono crostacei, ma hanno una potenza distruttiva non da poco.

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L’unica nota positiva in tutto questo è che i granchi blu si mangiano. Infatti, nei litorali degli Stati Uniti non è raro incappare in un piatto di pesce realizzato con loro come portata principale.

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