Ocean cleanup risponde all’esigenza di oceani più puliti rimuovendo la plastica che trova al suo passaggio. Come funziona?
Grandissimo risultato per la Ocean cleanup. La nave raccoglie plastica dagli oceani e fa in modo che non resti nell’acqua, magari uccidendo qualche animale marino. Oggi, la novità da festeggiare è che l’imbarcazione ha raccolto circa 100 tonnellate di rifiuti in plastica, l’equivalente di 100mila chili che ora non ci sono più in mare.
Il progetto inizia nel 2014, quando Boyan Slat crea un tubo gigante a forma di U in grado di intrappolare qualsiasi tipo di plastica, anche la più piccola. A distanza di 8 anni, la realtà è un oceano più pulito grazie alle tonnellate di plastica raccolte con questo innovativo strumento.
L’associazione ambientalista non si occupa solo di far passare la nave in alcune zone marine o di inserire il tubo galleggiante. Tutta la plastica raccolta viene recuperata e riciclata per diventare qualcos’altro. Così, il materiale ha una seconda vita, senza rovinare quella degli animali e senza inquinare.
Ocean cleanup, grande traguardo: 100 tonnellate in meno negli oceani
Il progetto di Ocean cleanup funziona così. Il tubo va a recuperare la plastica prima che si trasformi in microplastiche. Infatti, quando la plastica si riduce di dimensione, rischia di soffocare gli animali ed è molto più difficile da recuperare e riciclare.
Invece, in questo modo si riesce a dare anche un’ottima materia di scarto che, se lavorata bene, può diventare una straordinaria materia prima. Quello che passa dal tubo viene raccolto in reti da pesca che, invece di grondare di pesce, abbondano di plastica.
A questo punto, interviene l’equipaggio della nave, che fa una prima selezione dei materiali e li invia poi ai centri dedicati per il corretto smaltimento. Così, il riciclo è assicurato al 100% e tutti sono contenti per aver salvato l’ambiente.
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Secondo uno studio condotto dalla stessa Ocean cleanup, nella Great Pacific Garbage Patch c’erano circa 79 milioni di chili di plastica. Una materia prima che sarebbe andata sprecata e che sarebbe diventata una catastrofe ambientale senza l’aiuto di questi operatori volontari.
L’associazione ambientalista si è data un obiettivo ambizioso. Quello di eliminare completamente la plastica dagli oceani entro il 2040 con il loro innovativo sistema. Per farlo, però, non basterà solo una nave e un tubo gigante galleggiante. Per questo, scenderà in campo un nuovo dispositivo.
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Ancora non è stato reso noto di cosa si tratta e come funzionerà. Quello che assicurano dall’associazione è che sarà una modalità in grado di catturare più spazzatura e con tempi più rapidi rispetto al tubo collegato alla nave. Staremo a vedere!