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Artemisia, la madre di tutte le erbe. Così era chiamata nel Medioevo per i suoi poteri curativi

L’Artemisia è una pianta magica conosciuta fin dall’inizio dei tempi come aiuto prezioso in momenti particolari della vita di noi donne

Artemisia Vulgaris (Foto di Merja Partanen-Pixabay)

L’Artemisia è una pianta dalla storia antica. Appartiene alla Famiglia delle Asteraceae e, sembra essere nativa della Cina. Il suo nome ha origini diverse: per alcuni è dedicato ad Artemide, dea delle iniziazioni femminili, della luna e della verginità. Infatti, gli antichi greci utilizzavano l’Artemisia per onorare la dea Artemide durante i loro riti religiosi.

Per altri il suo nome è da attribuire alla regina Artemisia, regnante ad Alicarnasso nel V secolo a.C., donna dal forte temperamento e dal coraggio indiscusso, tanto da essere scomoda a molti uomini di potere. Infine, sembra derivi semplicemente dal greco artemes che significa sano. Per tutti questi motivi è conosciuta come l’erba preferita dalle donne.

Le tante propietà dell’Artemisia nei preparati naturopatici

Artemisia annuale (Foto di Carola68 Die Welt ist bunt-Pixabay)

Con l’avvento del cristianesimo, il nome fu cambiato in erba Santa Maria. Una leggenda cristiana narra che l’Artemisia crescesse lungo il sentiero del serpente del Paradiso Terrestre e che portasse fortuna al pellegrino che la incontrava sul suo cammino, così che non avrebbe fatto brutti incontri.

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Nel tardo medioevo, nelle zone della Pianura Padana, si festeggiava la Madonna banchettando con tortelli all’Artemisia (fonte blog Mediiaevi). In cucina veniva utilizzata come tisana dalle proprietà digestive e calmanti e per la preparazione di dolci. Da una particolare specie di Artemisia, si ottiene l’Assenzio e da qui un liquore conosciuto nella Francia dell’Ottocento con il nome di Fata verde per via del suo colore. Fu resa illegale come una pericolosa droga allucinogena ai primi del ‘900. Ritornata legale nei primi anni del 2000, oggi possiamo ritrovarla in commercio. E’ un liquore dal colore verde intenso e dal sapore particolare.

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Nella Medicina Tradizionale Cinese, ancora oggi viene utilizzato un piccolo bastoncino di Artemisia nella tecnica della Moxa, un’arte medica molto antica che cura attraverso il calore. Nelle erboristerie la si può trovare come Tintura Madre, utile per regolarizzare il ciclo mestruale, per l’amenorrea, come vermifugo e per contrastare i momenti di inappetenza. L’ Olio Essenziale è usato nella preparazione di prodotti dermocosmetici per contrstare la pelle grassa e per attenuare l’acne. La Badessa Ildegarda ne esaltava le proprietà digestive sottoforma di tisana.

In tempi più moderni, numerose ricerche, come quelle condotte dal premio Nobel Youyou Tu (fonte: sito Artemisia Annua) si è scoperto che l’artemisina, il principio attivo dell’ Artemisia, è in grado di contrastare e uccidere il parassita della malaria.