Da circa un secolo non si avevano notizie di questa specie floreale che è stata invece ritrovata di recente ad Haiti, nella foresta del Morne Colombo.
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Da quasi 100 anni la Magnolia emarginata era sparita dalle specie vegetali terrestri, estinta. Ad Haiti, nella foresta del Morne Colombo è successo l’imprevisto.
Un team dell’Haiti National Trust ha avviato una spedizione con l’obiettivo di cercarla, il risultato? Sorprendente. La Magnolia emarginata è una specie autoctona della foresta di Haiti, è ciò l’unico luogo in cui questa specie prosperava e cresceva, almeno fino al 1925.
La Magnolia emarginata è una specie di magnolia che produce fiori bianchi dalla forma unica che ricorda quella di un cucchiaio. In natura si trova sotto forma di albero ed è una specie autoctona della foresta di Morne Colombo, ad Haiti. La magnolia settentrionale di Haiti si dava per estina a causa della deforestazione che negli anni passati ha interessato la zona.
Proprio le zone verdi Haiti, le foreste lussureggianti folte di vegetazione sono state letteralmente distrutte dalla deforestazione praticata dall’uomo. Il fatto ha reso necessario l’inserimento della magnolia di Haiti nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura in qualità di specie minacciata.
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La distruzione dello spazio forestale ha portato la Magnolia settentrionale ed altre specie ad attuare delle strategie di sopravvivenza. La più utilizzata consiste nel crescere in burroni, montagne o luoghi davvero impossibili da raggiungere. Il team di ricerca l’ha trovata proprio in un fossato precluso all’attività umana.
Solo l’1% della superficie complessiva dell’originaria foresta di Haiti è ancora verde, moltissime piante sono state perdute. Il danno è di entità spropositata se si considera che alcune specie crescevano solo lì. La spedizione dell’Haiti National Trust ha avuto luogo sulla catena montuosa Massid du Nord.
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Qui è stata trovata la magnolia che probabilmente ha tremato alla vista degli scopritori. Il gruppo di ricerca ha individuato un primo albero con grande stupore per poi scorgerne altri ancora nelle prime fasi di crescita. La resistenza della natura alla barbarie umana lascia riflettere sulla forza incredibile di cui è dotata e soprattutto sulla nostra stupidità. Il team tornerà in autunno per raccogliere i semi della pianta e conservarli.