Spagna: in arrivo multe per chi spreca il cibo, il progetto di legge “Doggybag”

In Spagna arriva sul piatto una nuova proposta: si chiama Doggybag e potrebbe combattere lo spreco di cibo se approvata.

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(Pexels – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È già stata ribattezzata Doggybag la legge contro lo spreco di cibo in Spagna che per il momento è solo una proposta. Questa normativa, se fosse approvata, costringerebbe le persone a portare con sé con una doggy bag quanto avanza al ristorante, per evitare che venga buttato e che ci siano sprechi. Prima di tutto, è importante sapere che la normativa – se andasse in porto- sarebbe valida solo a partire dal 2023 e già in tanti, anche in Italia, hanno questa buona abitudine.

Il cibo cucinato che si porta via si può consumare in un secondo momento, evitando di fare la spesa. Oltre alla praticità, però, c’è anche un aspetto che non viene sottovalutato dal Paese iberico. Infatti, si va a seguire l’obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il punto della catena alimentare è centrale. Evitando gli sprechi, non solo serve meno cibo, ma ce n’è di più per le popolazioni che soffrono.

Spreco cibo, la Spagna discute su Doggybag: come funzionerebbe la nuova legge

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In più, la nuova legge Doggybag sul cibo non riguarderebbe solo il cliente al tavolo del ristorante, anzi. Tutti, dai supermercati alle catene di fast food dovranno smettere di buttare cibo che esteticamente non è perfetto, ma è buono. In più, anche i negozi al dettaglio dovranno poter offrire un sacchetto per poter tenere quanto avanza di un alimento qualsiasi. Così il cliente potrà portarlo con sé senza problemi. Le bag sono di solito di carta, ma nei negozi si possono trovare anche di stoffa e riutilizzabili. È ancora più facile!

La normativa interverrebbe su quella che è una vera e propria emergenza in Spagna. Infatti, la FAO ha reso noto che il 30% del cibo viene buttato ancora prima di raggiungere gli scaffali, quindi senza che i clienti ne sappiano nulla.

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La selezione delle materie prime in base al loro impatto estetico e alla vendibilità – ovvero la capacità di attirare il pubblico – ha spinto sempre più aziende ad attuare una politica dello spreco che ora non è più sostenibile. In particolare, in Spagna sarebbero circa 1300 le tonnellate di cibo perse ogni anno. Quindi, la media è di 31 chili di cibo per spagnolo, che è davvero troppo!

Per le attività che somministrano alimenti – bar e ristoranti – la legge impone corsi di formazione in modo che si dia sempre una scatola o un sacchetto per il cibo al pubblico. Invece, per le aziende, la normativa si traduce in una lotta serrata contro lo spreco.

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In Italia siamo già un passo avanti. Con la normativa 166/2016 sugli avanzi c’è la possibilità di portarsi a casa quanto non consumato. In più, ci sarebbero anche le app per smartphone che, però, non sono molto usate.

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