Gli alieni e la Teoria della Foresta Oscura

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Alieno (Foto di Paweł da Pixabay)

Per capire la teoria della Foresta Oscura è importante partire con il paradosso di Fermi. Ovvero dall’idea che visto l’enorme numero di stelle presente nell’universo osservabile è naturale pensare che possano essersi sviluppate altre civiltà extraterrestri. Una considerazione che poi porta alla domanda “Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non ne abbiamo ancora ricevuto le prove, come trasmissioni radio, sonde o navi spaziali?”

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Nella Via Lattea ci sono 200 miliardi di stelle e, probabilmente, 100 miliardi di pianeti. Ipoteticamente se anche una minima parte di questi ospitasse vita o forme di vita intelligenti, la galassia dovrebbe essere piena di extraterrestri che, probabilmente, stanno provando a mettersi in contatto con la nostra. Per sapere il numero di civiltà nello spazio bisogna ricorrere all’equazione di Drake. Tramite questa, nel campo della teoria, si scopre che potrebbero esserci 20 civiltà nel nostro angolo cosmico. Ma dove sono?

Una domanda che ci porta al precedente Paradosso di Fermi. Tra le soluzioni ipotizzate la Teoria della Foresta Oscura. Questa sostiene che se ad oggi nessuno ha trovato gli alieni è perché questi starebbero intenzionalmente tacendo. Un silenzio voluto da tutte queste civiltà perché se rivelassero la loro presenze potrebbero correre il rischio di essere spazzate via.

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In pratica l’universo è come se fosse un’enorme foresta e ogni civiltà sarebbe un cacciatore che vaga tra gli alberi cercando gli altri. Un tutti contro tutti che porterà alla morte poi dell’altra forma di vita. Con questa teoria si spiegherebbe anche il motivo per cui, ad oggi, non sono stati captati segnali radio alieni nonostante le tante ricerche compiute nell’ultimo secolo.