Quante volte avete pensato di regalare un tronchetto della felicità? Ebbene, è giunto il momento di conoscere meglio questa pianta: come si cura e altri dettagli.
Le parole Dracaena flagrans vi dicono qualcosa? Quasi certamente no, ma sappiate che vi abbiamo appena svelato qual è il nome scientifico del tronchetto della felicità.
Il tronchetto della felicità non è altro che una pianta subtropicale che, con le dovute attenzioni, può essere coltivata anche in casa.
Una pianta resistente che è molto semplice da usare e che può crescere addirittura fino a 6 metri. Attenzione, però, perché in casa il discorso cambia e il massimo di altezza che può raggiungere è pari a 2 metri. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire ulteriori dettagli sul tronchetto della felicità e sulla sua cura.
La prima cosa da sapere se si ha intenzione di coltivare un tronchetto della felicità è che deve stare in un posto dove ci sia molta luminosità. Attenzione, però, ai raggi diretti del Sole che non sono molto graditi da questa pianta. Per farvi un’idea su dove esporre il tronchetto, ricordate che più le foglie sono verdi più l’ombra viene tollerata.
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Originaria dell’Africa, la pianta non tollera molto le temperature che sono inferiori a 15 gradi centigradi. Per quanto concerne le annaffiature, invece, non richiedono molto tempo.
In inverno, ad esempio, basterà bagnare il terreno una volta a settimana. In estate, meglio farlo per due volte a settimana.
Ricordiamo che, in commercio, si possono trovare due tipi di tronchetti della felicità. Quella con le foglie verdi, la Dracaena fagrans, ma esiste anche quella con tanto di foglie variegate, chiamata la cultivar massagena.
Esiste anche il tronchetto della felicità a foglie rosse, conosciuto anche come “sangue di drago”. Ma non solo. Si possono trovare anche le specie Dracaena godseffiana, Dracaena marginata, ecc.
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La cosa migliore da fare è, senza ombra di dubbio, quella di rivolgersi al vostro vivaio di fiducia per poter conoscere anche con precisione il costo di questa pianta.