Avete il problema dei bruchi verdi nell’orto? Scopriamo alcuni tra i rimedi naturali più efficaci per liberare la pianta infestata.
Avessimo l’opportunità di chiedere ad un coltivatore qual è il parassita più odiato, la risposta più frequente sarebbe sicuramente il bruco. Infatti questo parassita è presente in quasi tutte le coltivazioni e, di solito, assume una colorazione verde che ha lo scopo di mimetizzarlo quando si posa sulla foglia di cui si nutre.
Tuttavia il verde non è la sua unica colorazione. Infatti, questi vermi possono avere anche una colorazione più scura, come il grigio oppure il marrone.
Si trova soprattutto nelle coltivazioni all’esterno. Tuttavia non è raro trovarlo anche nelle coltivazioni indoor, anche se, essendo più protette e pulite, godranno di una minor presenza del parassita. Ma non perdiamo altro tempo e scopriamo come salvare il raccolto da questi parassiti.
Questo parassita ha un aspetto molto caratteristico. In prima battuta, si nota che il corpo è distinto in tre parti: la testa, il torace e l’addome. Il bruco attracca generalmente le piante a foglie verdi come il basilico, l’insalata, le foglie di pomodoro oppure la rucola. Tuttavia esistono alcune specie che preferiscono le rose e di gerani.
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Esistono vari tipi di bruchi che appartengono a diverse famiglie. Il bruco non è altro che lo stadio iniziale da cui poi si formeranno sia lepidotteri che farfalle. Esistono tre grandi famiglie di bruchi che ovviamente hanno dimensioni e colorazioni diverse. Abbiamo la famiglia degli agrotiti che, di solito, raggiungono la lunghezza di circa 2-3 cm e hanno una colorazione prevalentemente verde. Questi bruchi quando diventeranno lepidotteri, invece, avranno una colorazione grigia o marrone scuro.
Poi abbiamo la famiglia delle covalaie. Questi bruchi, di solito, hanno una lunghezza che arriva fino a 4 cm e una colorazione verde e possono apparire leggermente screziati. Infine abbiamo la famiglia dei fitofagi in cui i bruchi hanno generalmente una colorazione verde, ma possono avere anche diverse tonalità come, ad esempio, grigio oppure marrone. In questo caso la lunghezza può arrivare fino a ben 4 cm.
Esistono delle specie di bruchi che si nutrono direttamente della foglia e altri che, invece, preferiscono il midollo del fusto della pianta, essendo più morbido. Di solito il bruco attacca la pianta durante la notte mentre durante il giorno è impegnato a scavare una tana che, di solito, si trova in prossimità della pianta “vittima”.
Distruggendo le foglie, il bruco andrà a mettere a repentiglio la vita dell’intera la pianta che, non ricevendo il giusto apporto di nutrienti e di acqua, appassirà. Ma come fare allora per allontanare questi fastiodiosi parassiti? Per fortuna, esistono dei rimedi naturali che possono venirci in aiuto.
Il macerato di pomodoro, ad esempio, può rivelarsi molto utile. Per prepararlo, basterà ridurre in poltiglia due manciate di foglie di pomodoro. Una volta fatto questo passaggio, non vi resterà che aggiungere due litri di acqua tiepida, facendolo macerare per un pò di ore prima di farne uso.
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Anche il pepe nero può rielarsi utile. In questo caso, dovremmo prendere mezzo litro di acqua, 4 spicchi di aglio e 30 grammi di pepe nero. Una volta tritati l’aglio e i grani di pepe, si dovranno unire all’acqua per poi far macerare per almeno una decina di ore dentro un contenitore. Trascorso il tempo necessario, si dovrà filtrare tutto e metterlo dentro uno spruzzino. Così facendo, potrete spruzzare il composto sulla pianta che è stata infestata.