Si chiama Saalumarada Thimmakka, la donna indiana che, non potendo avere figli, ha deciso di piantare alberi per tutta la vita.
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Viene soprannominata la mamma degli alberi ed è una delle donne più popolari dell’India. Saalumarada Thimmakka ha deciso di dedicare tutta la sua vita alla natura, piantando alberi. Nell’arco della sua esistenza, la donna ha piantato oltre 8 mila alberi in tutta la regione, tanto da ricevere, nel 1995, il National Citizen’s Award.
Oggi ha 111 anni, nel 2006 ha ricevuto il Godfrey Phillips Bravery Award e recentemente è stata nominata ambasciatrice dell’ambiente. Nonostante l’età, Saalumarada combatte ancora per il rispetto e per la salvezza della natura. Un personaggio che è da esempio per tutti quanti. In patria viene vista come una specie di Santa e fa spesso la sua comparsa in TV. Ci sono molti documentari sulla sua vita.
Dedizione per l’ambiente, la mamma indiana degli alberi
Nata a Gubbi, uno stato indiano del Karnaaka, nel lontano 1910, Saalumarada Thimmakka non ha mai avuto una vita agiata. Appena adolescente, viene data in sposa a un contadino della zona, Bikkala Chikkayya, con il quale si avvicina al mondo dell’agricoltura.
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È in questo periodo che capisce dell’importanza della natura e il rispetto per l’ambiente. I coniugi, però, non riescono a dare vita a una famiglia, poiché la donna è sterile. Non potendo generare bambini, decidono di dedicarsi agli alberi, iniziando a piantare alberelli di banya lungo le aride strade che circondano casa loro.
Una dedizione instancabile, nonostante le poche risorse economiche, fatta con estrema passione e amore per la natura. Il sogno della coppia è quello di trasformare l’intera zona in un’area verde, una giungla. Sogno che, piano piano, si realizza. Saalumarada e il marito piantano, concimano, trasportano secchi d’acqua per chilometri, combattono le infestazione dei parassiti, forniscono cure alla vegetazione.
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In poco tempo, i due riescono a moltiplicare i banyan, anno dopo anno, coprendo di alberi un’area di ben 4 km, a Magadi Taluk, nel Karnataka, trasformando l’intera zona in una ricca riserva naturale. Anche dopo la morte di Bikkala Chikkayya, la donna ha proseguito la sua missione, non fermandosi mai, e ha continuato a prendersi cura dei suoi alberi. Una bella storia che dovrebbe far riflettere tutti quanti noi.